Uno studio approfondito condotto dall’FBI ha rivelato che, nel corso dell’ultimo anno, oltre 100mila cittadini americani di età superiore ai 60 anni sono stati presi di mira diventando vittime di truffe informatiche. Si tratta di una perdita media stimata intorno ai 33.915 dollari per persona. Particolarmente preoccupante è il crescente fenomeno delle frodi associate alle criptovalute, che hanno rappresentato quasi il 40% del totale delle perdite finanziarie, salite a un totale di 3,4 miliardi di dollari. Nel corso del 2023, le segnalazioni relative a truffe che hanno colpito gli anziani hanno visto un incremento dell’11%, con un picco del 14% per quanto riguarda le denunce effettuate dalle vittime.
L’Internet Crime Complaint Center, noto anche come IC3, ha ricevuto 101.068 segnalazioni di frodi, con circa 12.000 anziani truffati attraverso schemi fraudolenti che coinvolgono le criptovalute. L’Fbi ha emesso un avviso, mettendo in luce il fatto che numerosi di questi inganni prendono le mosse da relazioni romantiche o rapporti di fiducia costruiti artificialmente, che poi si evolvono in proposte di investimento in criptovalute palesemente fraudolente. I malintenzionati utilizzano piattaforme come le applicazioni di dating, i social media e sistemi di messaggistica criptata per attuare i loro inganni.
Cittadini da proteggere
Michael D. Nordwall, il vicedirettore dell’FBI, ha messo in risalto l’importanza di proteggere i cittadini di età più avanzata. Egli ha indicato che le truffe più comuni sono quelle perpetrate dai call center e quelle che riguardano il supporto tecnico, responsabili di quasi la metà delle denunce registrate e del 58% delle perdite finanziarie. I truffatori si spacciano per tecnici di supporto informatico, convincendo le vittime a compiere trasferimenti di fondi, che possono avere ripercussioni economiche devastanti e che, in alcuni tristi casi, possono condurre persino al suicidio delle persone ingannate.
