Il recupero dell’autonomia delle donne vittime di violenza di genere passa anche attraverso nuove opportunità di lavoro. Così Regione Liguria ha stanziato un fondo di 110mila euro per concedere contributi finalizzati a sostenere l’inserimento lavorativo delle donne in carico ai centri antiviolenza accreditati o ai servizi sociali territoriali. I destinatari dell’incentivo sono i datori di lavoro. L’assunzione dovrà avvenire attraverso le tipologie contrattuali previste dalla misura: contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, contratto a tempo determinato, anche a scopo di somministrazione, la cui durata sia inizialmente prevista per un periodo pari o superiore a 3 mesi (poi il datore potrà ottenere altri incentivi per un massimo di 12 mesi in caso di trasformazione del rapporto di lavoro in contratto a tempo indeterminato), tirocinio, la cui durata sia inizialmente prevista per un periodo pari o superiore a 3 mesi (la successiva eventuale trasformazione in contratto a tempo indeterminato permetterà di usufruire del beneficio per un massimo di 12 mesi complessivi).
Riprendere in mano la propria vita
“Il lavoro aiuta le donne che hanno subito violenza a riprendere in mano la propria vita – spiega l’assessore alle Pari Opportunità di Regione Liguria Simona Ferro. – La violenza di genere non si manifesta solo con aggressioni fisiche e verbali, ma anche in forme più subdole. A novembre abbiamo organizzato il primo convegno pubblico sul tema della violenza economica, una forma di abuso esercitata attraverso il controllo delle risorse economiche, che può comportare anche l’esclusione della vittima dal mondo del lavoro. La mancanza di indipendenza economica è uno dei fattori principali che ostacola l’uscita da preesistenti situazioni di violenza domestica. Vogliamo rispondere a queste difficoltà attraverso un contributo che agevola l’inserimento o il reinserimento lavorativo delle donne in un percorso virtuoso che può restituire loro autonomia, indipendenza e autostima. Regione Liguria si è già resa disponibile ad implementare e agevolare le comunicazioni tra i centri antiviolenza e le organizzazioni datoriali, un passaggio necessario per arrivare all’effettiva assunzione”.