mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Pioltello e l’Istituto di frontiera dedicato a Iqbal Masih bambino-operaio pakistano ucciso a 12 anni per lottare contro il lavoro minorile

Da alcuni giorni Pioltello e il Corpo docente di tale Istituto scolastico sono sotto osservazione e attenta analisi e critiche socio-culturale da parte della politica e di Istituzioni.

Tutto gira attorno ad un giorno di sospensione delle attività didattiche, esattamente il 10 aprile p.v. in occasione della festa di fine Ramadan, decisione presa all’unanimità dal Consiglio d’Istituto della scuola Iqbal Masih di Pioltello già il 19 maggio dell’anno scolastico precedente, cioè nel 2023.

Il coinvolgimento del Presidente della Repubblica è stato provvidenziale per farne abbassare i toni. Invitato a visitare la scuola, ha risposto, tra l’altro, in sintesi, “di apprezzare il lavoro del corpo docente e degli Organi d’Istituto nell’adempimento di un compito prezioso e particolarmente impegnativo”.

I Docenti, dalla loro parte, di fronte alle numerose polemiche e interventi pro e contro la decisione presa per la fine della festa del Ramadan, avevano replicato dicendo: “Rispettate la nostra scelta e poter tornare a vivere con tranquillità la scuola”.

Pioltello, con circa 36 mila abitanti dell’attuale città metropolitana di Milano, nasce nel 1870 dalla fusione con l’altro comune Limito, due territori costituiti da una striscia lunga e stretta tagliata da diversi attraversamenti che ne condizionano lo sviluppo urbanistico in più quartieri residenziali. Nelle scuole materne private e dell’Infanzia statali vi è una significativa presenza di numerosi figli di immigrati, anche oltre il 24%.

Attraverso varie iniziative, come la Consulta interculturale, le pubbliche amministrazioni attuano esperimenti di dialogo continuo tra le comunità straniere e la cittadinanza italiana. L’iniziativa del Consiglio d’Istituto di astenersi dalle attività scolastiche il 10 aprile p.v. per il Ramadan, costituisce un valido segnale di integrazione. Basti pensare che già nel 2017 la popolazione straniera raggiungeva 9 mila persone delle quali Romania, Ecuador e Pakistan ne totalizzavano circa mille ciascuna.

La volontà delle Istituzioni politiche locali, del Capo d’Istituto e del personale docente trova la sua radice nella denominazione stessa della struttura scolastica intestata a “Iqbal Masih”, quel bambino-operaio di dodici anni ucciso da organizzazioni criminali mentre tentava di iniziare a svolgere il ruolo di attivista nel lottare contro il lavoro minorile.

Iqbal Masih, nasce nel 1983 a Muridke ove viene colpito a morte da una raffica di proiettili il 16 aprile 1995 – domenica di Pasqua – mentre sta andando alla messa in bicicletta insieme a due cugini. Le motivazioni del gesto non sono state mai chiarite dagli esecutori materiali dell’insano gesto, maturato nell’ambito degli uomini della mafia dei tappeti.

Il bambino – nato in una famiglia poverissima e venduto dal padre come schiavo all’età di 4 anni a un fabbricante di tappeti per poter pagare dei debiti – è costretto a lavorare al telaio, per più di 12 ore al giorno, al quale viene addirittura incatenato e spesso sgridato e picchiato.

Nell’attuale anno scolastico 2023-2024 nell’Istituto di Pioltello viene redatto il “Giornalino d’Istituto” con la prima uscita dal titolo “L’iqbal Nero su Bianco” –  Dietro le quinte dell’Iqbal Masih di Pioltello – La nostra scuola raccontata da chi la popola ogni giorno. Un esemplare metodo didattico onnicomprensivo.

 Anche altri istituti scolastici in Italia portano il nome di Iqbal Masih, tra i quali la sede centrale della scuola primaria dell’Istituto comprensivo “Simonetta Salacone” di Roma, nel quartiere di Villa De Sanctis; la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Statale Tivoli IV in Villa Adriana, nonché l’istituto scolastico presso la scuola primaria statale di Pescara.

La storia di Iqbal fa emergere la necessità del rispetto dei diritti dei bambini e ci insegna ad apprezzare il dono della libertà.

Iqbal viene ucciso perché gli sfruttatori temevano un’insurrezione per opera di questo fanciullo che era riuscito a scuotere le coscienze degli adulti e, ancor di più, dei fanciulli. Iqbal affermava che: “Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite. Nessun bambino dovrebbe soffrire a causa dei conflitti, a causa della povertà, a causa della cattiveria degli adulti.”

Iqbal Masih, simbolo dell’integrazione delle diverse realtà extra comunitarie presenti nel nostro territorio, deve indurre al rispetto di tutte le culture, in quanto portatrici di alti valori umani, sociali e culturali.

Si legge che “…l’Istituto Comprensivo di Pioltello, costituito dall’asse verticale Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado, rappresenta la concretizzazione di un processo formativo in continuità nella fascia evolutiva dai 3 ai 14 anni. Da qui la scelta strategica di programmare in collaborazione con il territorio, coinvolgendo istituzioni, competenze professionali e famiglie in rapporto di reciproco scambio, essendo molti studenti di origine musulmane”.

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