sabato, 23 Novembre, 2024
Società

Meloni: “La Scienza è una scelta d’amore per l’Italia”

Sapere e politica si muovono insieme

Giorgia Meloni partecipa al convegno ‘La Scienza al centro dello Stato’ promosso da ISA Italian Scientists Association con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e illustra la sua visione sul futuro dell’Italia tra scienza e politica. Una storica occasione dove le autorevoli voci di Alberto Angela, della top scientist Maria Irene Bellini e dei Ministri Bernini e Schillaci, hanno caratterizzato la presentazione de ‘Il Manifesto della Scienza’, una sintesi di contributi presentati da un gruppo di soci di Isa: una raccolta di idee, un programma culturale e multidisciplinare che possa permettere ai policy makers e agli scienziati di veleggiare insieme verso porti di conoscenza e sviluppo dell’Italia “che pensa”; uno degli obiettivi cardini del ‘Manifesto’ è infatti l’istituzione di un Ufficio Scientifico Tecnologico che fornisca supporto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in alcuni ambiti strategici per dare impulso alla sapienza e alla tecnologia italiana.

I relatori

Dopo l’apertura del Presidente dell’Isa Antonio Felice Uricchio, concentrato sull’illustrazione del Manifesto, dell’analisi del periodo post pandemico, dello studio rivolto alla lotta ai tumori, della telemedicina e della necessaria cooperazione tra scienziati e istituzioni, Alberto Angela si sofferma sull’importanza delle eccellenze italiane, confidando nelle nuove generazioni per la sfida delle nazioni al cambiamento climatico nella speranza che possano avvalersi di spirito critico nel discernere la miriade di dati con cui i giovani dovranno confrontarsi: la scuola come primo obiettivo di allenamento per la mente come per lo sportivo il campo su cui concentra le sue energie. La ricerca ha bisogno di strumenti e in questo anche la televisione con i suoi programmi di divulgazione può generare nella fascia di pubblico più giovane, la voglia di sapere e di confrontarsi. Alberto Angela ricorda le menti incandescenti di Margherita Hack e Rita levi Montalcini menzionando Maria Irene Bellini un’eccellenza italiana nel campo della chirurgia, ritornata dopo anni di ricerca ad Oxford e in prima linea sulle nuove frontiere della medicina; da sottolineare la frase: “In Italia non abbiamo il petrolio, ma abbiamo gli scienziati migliori”.

Capacità scientifica

Giorgia Meloni, dopo aver ringraziato i Ministri Schillaci e Bernini e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, concentra il suo discorso sulla capacità scientifica italiana e sul ‘Manifesto della Scienza’, un documento prezioso da cui prendere spunti e decisioni politiche. Il Premier ritiene fondamentale il dialogo tra scienza e istituzioni in un tempo di sfide complesse: l’alleanza tra il mondo della politica deve essere al centro del percorso nel rispetto della Costituzione, che considera la scienza libera da qualsiasi condizionamento. Il politico non può fare a meno della scienza e lo scienziato ha bisogno del decisore politico.

Giovanni Paolo II

Il Presidente del Consiglio cita Giovanni Paolo II: la fede e la ragione sono le due ali con le quali lo spirito umano si innalza, innescando il parallelo con scienza e politica, per poi commentare l’ambizione della conoscenza e l’abuso del suo potere citando il film ‘Oppenheimer’.

Gli argomenti

Intelligenza artificiale generativa, la sostituzione dell’intelletto umano con catastrofiche conseguenze sugli equilibri globali e l’algoretica, gli altri temi affrontati da Giorgia Meloni, che ricorda l’Italia come patria del “genio”, terra natale di Leonardo, Galileo, di Fabiola Giannotti, di Carlo Rubbia. La scienza e la politica in un perfetto equilibrio, al servizio dell’Europa della scienza e dell’Umanesimo, per costruire cattedrali di cultura ed etica. Il Premier cita Karl Popper e il fisico Edoardo Amaldi e si congeda ricevendo dalle mani del Presidente Uricchio ‘Il Manifesto della scienza’ con un sogno, una visione: “La scelta d’amore dell’Italia: se si smette di sognare perde anche la scienza”.

I fondi del Pnrr

Concludono l’incontro il Ministro Bernini che ricorda gli investimenti legati al Pnrr, ma che inevitabilmente dovranno essere suffragati da una visione più ampia dopo il 2026, naturale scadenza del Piano; la top scientist Maria Irene Bellini che confida nelle nuove generazioni e al ritorno degli scienziati italiani dall’estero suffragata dal Ministro Schillaci che esalta l’eccellenza dei medici Italiani nell’ auspicio di poter mettere a disposizione un futuro di strutture e solidità economica, per tutti quelli che rimarranno a fare dell’Italia la locomotiva d’Europa in campo medico-scientifico.

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