Duecento anni fa, un evento accidentale cambiò per sempre il destino di un’isola remota vicino all’Antartide. L’introduzione accidentale di topi su Marion Island ha scatenato una catena di eventi che oggi minaccia la biodiversità di questa preziosa riserva naturale. A causa dei cambiamenti climatici che hanno reso l’isola più accogliente per i roditori, la popolazione di topi è cresciuta a dismisura, causando danni irreparabili all’ecosistema. Gli ambientalisti hanno lanciato un ambizioso progetto di sterminio di massa, noto come “Mouse-Free Marion”, per fermare la proliferazione dei topi e proteggere la preziosa biodiversità dell’isola. L’operazione prevede l’utilizzo di elicotteri e centinaia di tonnellate di veleno per roditori, che saranno sganciati su ogni parte delle 115 miglia quadrate dell’isola. L’obiettivo è sradicare completamente la popolazione di topi, eliminando anche il rischio di una loro riproduzione successiva. Il dottor Anton Wolfaardt, responsabile del progetto Mouse-Free Marion, ha sottolineato l’urgenza di questa operazione, evidenziando l’impatto devastante dei topi sull’ecosistema dell’isola. Il cambiamento climatico, con un aumento delle temperature sull’isola, ha creato un ambiente più favorevole per la proliferazione dei topi, trasformando un territorio freddo e ventoso in un luogo più caldo e asciutto adatto alla loro sopravvivenza.