La Società italiana di Neurologia (SIN) lancia la Strategia italiana per la Salute del Cervello dedicandovi ben 7 anni di lavoro dal 2024 al 2031. Durante questo periodo intende implementare in Italia il Piano Globale di Azione per l’epilessia e le altre malattie neurologiche voluto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) allo scopo di ridurre l’impatto di tutte le malattie del cervello.
Afferma che a livello globale le malattie del cervello rappresentano le principali cause di disabilità e la seconda causa di mortalità, con un carico destinato ad aumentare con la crescita e l’invecchiamento della popolazione, con il prevedibile ulteriore aggravio per tutta la Sanità nazionale.
La Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024-2031 è delineata nel Manifesto italiano denominato “One Brain, One Health” (Salute del Cervello, Salute della Comunità) che la Società Italiana di Neurologia (SIN) ha presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati, alla presenza di rappresentanti istituzionali, società scientifiche, associazione di pazienti e familiari.
La Strategia prevede l’avvio di una alleanza che coinvolga tutti gli interlocutori nazionali sui possibili interventi da realizzare negli ambiti della programmazione sanitaria, della prevenzione, della ricerca, delle diagnosi, della cura, della riabilitazione e del sociale.
Secondo le indicazioni del Piano Globale di Azione dell’OMS recepite dalla SIN, la Salute del Cervello è quella condizione in cui “ogni individuo può realizzare le proprie capacità e può ottimizzare il proprio funzionamento cognitivo, emotivo, psicologico e comportamentale per affrontare le situazioni della vita” nella convinzione che un approccio complessivo a tutti questi aspetti possa migliorare il benessere mentale e fisico del singolo e ridurre l’impatto e il peso delle malattie del cervello sui malati e i caregivers (prestatori di cura), sul sistema sanitario e sul contesto sociale ed economico.
È detto che l’obiettivo della settimana mondiale del cervello è quello “di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conoscenza del nostro organo più misterioso e complesso e, al contempo, informare sui principali progressi raggiunti dalla ricerca scientifica. Coordinata dalla Dana Alliance for the Brain la Settimana del Cervello è frutto di un enorme coordinamento internazionale cui partecipano le Società Neuroscientifiche di tutto il mondo e a cui la Società Italiana di Neurologia aderisce fin dall’edizione 2010.”
Tra le malattie del cervello, negli anni 1990-2021, quelle neurologiche sono state la principale causa di disabilità e la seconda causa di morte a livello globale.
nel nostro Paese vi sono molte persone che soffrono di emicrania, di disturbi del sonno, altre affette da demenza, di Alzheimer e di Parkinson.
Una percentuale significativa soffre di disturbi psichici, in particolare di ansia e depressione, amplificatesi anche in fasce giovanili durante l’epidemia da covid-19.
In occasione della Settimana Mondiale del Cervello dell’anno 2015 la Società Italiana di Neurologia sottolineava l’importanza della nutrizione nel proteggere dall’insorgere precoce dei disturbi cognitivi e delle demenze, sottolineando come la prevenzione passa dall’alimentazione, dall’attività fisica e dall’ambiente, tra cui relazioni sociali e lavoro. Mangiare sano e tenere la memoria allenata sono i due punti cardini stilati dalla Società Italiana di Neurologia.