venerdì, 15 Novembre, 2024
Editoriale

Editoria: le imprese continuano a soffrire del caro costi

Secondo quanto emerge dai dati di un’indagine di Ali, l’Associazione Librai Italiani aderente a Confcommercio, le imprese continuano a soffrire dell’aumento dei costi che sono costretti a pagare ai propri fornitori e la situazione non è destinata a migliorare nel prossimo futuro. La percentuale di imprese che ha chiesto un fido o un finanziamento nel corso degli ultimi mesi è stata del 19,2%. Il 61% delle librerie che hanno chiesto credito hanno visto accogliere interamente la propria domanda di credito. Il 69% di librerie hanno fatto domanda di credito in prevalenza per esigenze di liquidità e cassa, il 18,7% per investimenti e il 12,3% per la ristrutturazione del credito. Ad acquistare nelle librerie indipendenti sono soprattutto clienti abituali per il 73%, mentre per il 27% sono vendite a clienti occasionali. Il 78,4% delle librerie ha organizzato/promosso o partecipato ad una qualche attività di tipo letterario. Il 72% delle librerie ha organizzato attività gratuite, mentre il 28% invece dichiara di aver partecipato ad attività totalmente o in parte a pagamento.

Librerie antidoto alla desertificazione

Tra le librerie che hanno organizzato, promosso o hanno partecipato ad attività, il 57,4% dichiara di aver affrontato costi per la promozione e la pubblicizzazione dell’evento. Tra le librerie che hanno organizzato, promosso o partecipato a delle attività, il 45,4% ha effettuato un qualche genere di investimento per farlo, mentre circa il 55% non ne ha avuto bisogno. Gli investimenti effettuati più di frequente sono stati: l’implementazione dei canali social e del sito web (33,6%), l’acquisto di nuovi dispositivi come microfoni e schermi (17,3%) e gli adeguamenti dei locali (11,2%). Per Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, “le librerie sono un antidoto alla desertificazione perché sono attività di qualità. Perché sono un luogo dell’anima, certamente, che appartiene ai ricordi e alle scelte delle persone. E in qualche modo ha la possibilità di incidere anche sulla formazione delle persone. Ma non solo: la libreria è anche un luogo urbano che appartiene alla vita quotidiana, alla vivibilità di una città, alla sua immagine”.

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