Secondo quanto emerge dall’attuale indagine dell’istituto ifo la carenza di materiali nell’industria tedesca è leggermente aumentata. A febbraio il 14,6% delle aziende intervistate ha segnalato colli di bottiglia, a gennaio erano il 12,5%. Secondo Klaus Wohlrabe, responsabile delle rilevazioni dell’Ifo, oltre al conflitto in corso nel Mar Rosso, lo sciopero ferroviario ha portato anche ad una carenza di materie prime e prodotti intermedi in alcune aziende. L’industria chimica ha segnalato un aumento significativo dei colli di bottiglia nella consegna dei prodotti intermedi. Lì la quota è salita dall’8,3 al 21,5%. Anche l’industria della pelle (57,9%), i produttori di apparecchiature elettriche (21,9%) e le case automobilistiche (21,8). Tuttavia, i colli di bottiglia nelle consegne non rappresentano al momento un problema fondamentale per la produzione industriale in quanto, secondo Wohlrabe, stiamo assistendo a ritardi all’interno delle catene di approvvigionamento, ma non a un blocco.
Occupazione in crescita
Cresce anche l’occupazione. Nel gennaio 2024, in Germania vivevano circa 45,7 milioni di persone occupate. Secondo i calcoli preliminari dell’Ufficio federale di statistica (Destatis), il numero destagionalizzato degli occupati è aumentato di 5.000 persone (+0,1%) rispetto al mese precedente. Dopo un aumento di 27.000 persone nel novembre 2023 e di 28.000 nel dicembre 2023, l’occupazione ha continuato a svilupparsi positivamente all’inizio dell’anno. Rispetto a gennaio 2023, nel gennaio 2024 il numero degli occupati è aumentato dello 0,5% (232.000 persone). Anche nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2023 il tasso di variazione su base annua è stato pari al +0,5%, mentre a dicembre 2023 al +0,4%. La tendenza al rialzo a lungo termine del mercato del lavoro è proseguita con un ritmo invariato rispetto all’anno precedente. Secondo i risultati dell’indagine sulla forza lavoro, nel gennaio 2024 erano disoccupate 1,38 milioni di persone. Si tratta di 31.000 persone, ovvero il 2,3% in più rispetto a gennaio 2023. Il tasso di disoccupazione è stato del 3,1%, come nello stesso mese dell’anno scorso. Al netto degli effetti stagionali e irregolari, il numero di disoccupati era di 1,37 milioni a gennaio 2024, invariato rispetto al mese precedente di dicembre. Di conseguenza, il tasso di disoccupazione corretto è rimasto stabile al 3,1% rispetto al mese precedente.
I salari
Nel 2023, inoltre, l’indice dei salari nominali in Germania è aumentato del 6,0% rispetto all’anno precedente. I forti aumenti dei salari nominali sono dovuti principalmente al pagamento del premio di compensazione dell’inflazione e all’aumento del salario minimo a 12 euro nell’ottobre 2022. Nello stesso periodo i prezzi al consumo sono aumentati del 5,9%. Come riferisce l’Ufficio federale di statistica (Destatis), nel 2023 anche i salari reali sono aumentati dello 0,1% rispetto al 2022: si tratta del primo aumento dal 2019. Positivo è anche il risultato relativo all’andamento dei salari reali nel quarto trimestre 2023: rispetto al quarto trimestre 2022 si è registrata una crescita complessivamente dell’1,8% con un aumento dei salari nominali del 5,4% e un aumento dei prezzi al consumo del 3,5%. A fine 2023 è proseguita la significativa crescita salariale misurata in termini di salari nominali, già osservata dall’inizio dell’anno, un aumento tuttavia più moderato rispetto ai trimestri precedenti. Un aumento così significativo dei salari nominali combinata con una minore inflazione, ha portato ad un aumento medio del potere d’acquisto dei dipendenti nel quarto trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.