“Lavoriamo insieme perché sia possibile investire sempre di più sul sistema sanitario pubblico, sui servizi di prossimità e sulla presa in carico del paziente, garantendo a tutti, indipendentemente dall’età, dal luogo di residenza e dalla loro condizione sociale, di poter avere pieno accesso a quello che è e deve continuare ad essere un diritto fondamentale di ogni cittadina e cittadino toscano”. È questo il messaggio che il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, ha voluto lanciare intervenendo a Firenze all’iniziativa “Più sani, più equi” organizzata dallo Spi-Cgil. Mazzeo ha voluto ribadire “l’importanza del confronto aperto e costante tra sindacato e Istituzioni” partendo dalla consapevolezza che “dobbiamo essere orgogliosi del nostro sistema sanitario e fare di tutto per difenderlo dai tagli del Governo e dalla spinta verso il privato”. Un tema, questo, su cui il presidente ha voluto sottolineare con forza “il grande e difficile lavoro fatto quotidianamente dalla Giunta regionale, a partire dal presidente Giani e dall’assessore Bezzini, per tenere in equilibrio un sistema con sempre maggiori costi ma con trasferimenti statali ridotti”.
Payback e Pil
Proprio per questo Mazzeo ha ricordato la “dolorosa e sofferta necessità di innalzare alla fine dello scorso anno l’addizionale Irpef in regione”, definendola “un’assunzione di responsabilità dovuta alle mancate risposte da parte del Governo sia sul payback sia rispetto alla nostra proposta di legge per innalzare al 7,5 per cento del Pil la quota di risorse nazionali destinate alla sanità”. E, nel ringraziare il segretario Alessio Gramolati, il presidente Paolo Graziani e tutti gli intervenuti per gli spunti di riflessione ricevuti, ha infine provato a tracciare alche possibili linee di intervento per “una battaglia comune con l’obiettivo di migliorare il livello dei servizi rendendolo uguale per tutti indipendentemente dall’età del paziente, dal suo luogo di residenza e dalla sua condizione sociale”. “L’analisi demografica – ha osservato – ci dice che l’età media è in progressiva crescita ed aumentano i livelli di patologie croniche. Di fronte a questo dato è fondamentale riuscire a garantire più servizi di prossimità e una più efficace presa in carico complessiva del singolo paziente”. Mazzeo ha poi ricordato l’intenzione dell’Emilia-Romagna di rispondere ai bisogni di cura e primo soccorso dei vari territori attraverso la nascita, per la fine dell’anno, dei primi 30 CAU (Centri di Assistenza e Urgenza) con l’obiettivo di snellire l’accesso ai pronto soccorso, dove il 70 per cento degli accessi sono codici bianchi o verdi.