Oltre 52 mila controlli eseguiti, di cui 1.560 in Sicilia, con l’accertamento di 1.731 reati ambientali e di 2.103 illeciti amministrativi per un totale di sanzioni inflitte pari a oltre 2,5 milioni di euro. È il bilancio del 2023 delle attività di prevenzione e contrasto agli illeciti forestali, ambientali e agroalimentari condotte dalla specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri in Calabria e Sicilia. I dati sono stati presentati nel corso di un incontro che si è svolto al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. L’attività che i carabinieri hanno condotto nel 2023 in materia di incendi boschivi è stata definita “massiva”. Nonostante rimanga uno dei fenomeni di maggiore criticità, in regione si registra una diminuzione del numero degli incendi, scesi dai 685 del 2022 ai 506 nel 2023. Per prevenire gli illeciti connessi al fenomeno, è stato predisposto uno schieramento fisso giornaliero di un numero consistente di equipaggi nelle aree di maggiore e significativo pregio forestale, eseguendo 1.873 controlli.
Una fonte di distruzione
“Gli incendi boschivi rappresentano una fonte di distruzione, soprattutto quando vengono reiterati in danno delle stesse matrici ambientali. L’incendio spesso produce la morte del territorio e del bosco”, ha detto il comandante regionale dei Carabinieri ‘Forestale’ Calabria Giovanni Misceo. C’è, poi, il tema dei rifiuti, una delle fonti di maggiore preoccupazione per l’ambiente. “Abbandoni, discariche, combustioni e traffici organizzati: sono situazioni che ci troviamo ogni giorno a dover affrontare, prevenire e combattere”, ha spiegato Misceo. In tema di discariche e rifiuti, secondo i dati presentati, nel 2023 sono stati svolti 4.730 controlli e scoperti 301 illeciti amministrativi, 44 reati commessi da ignoti e 296 reati commessi da persone identificate. Particolare attenzione è stata rivolta, poi, alla tutela del territorio con la prevenzione e la repressione degli illeciti connessi alla violazione della normativa in tema di utilizzazioni boschive, tagli di piante, tutela del vincolo idrogeologico, polizia fluviale e pascolo. L’impegno è stato rivolto anche alle criticità connesse ai fenomeni di inquinamento ambientale, alla tutela della fauna, alla tutela della flora, al settore della sicurezza agroalimentare.
Il servizio “1515”
Il Servizio di Prevenzione ed Emergenza Ambientale 1515, in base ai dati presentati, viene svolto quotidianamente in tutte le province della regione dalle volanti verdi dei Carabinieri Forestali con 9.960 pattuglie impegnate. Inoltre, anche nel 2023 i Carabinieri Forestali hanno dedicato spazio all’educazione ambientale nelle scuole con interventi nei plessi scolastici della regione che hanno coinvolto circa 6 mila studenti appartenenti a 76 scuole. “Spesso – ha sottolineato Misceo – più che educare siamo educati: impariamo da questi bambini. Riscontriamo una forte preparazione da parte della popolazione scolastica e una partecipazione al tema dell’ambiente”.Durante l’incontro è stato presentato anche il Calendario C.I.T.E.S. 2024 del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri. Quest’anno “abbiamo fatto un focus sull’Africa attraverso dodici specie di animali e piante in via di estinzione per descrivere tutta la bellezza e la fragilità di quel continente”, ha spiegato Giorgio Maria Borrelli, comandante del Raggruppamento Carabinieri CITES di Roma. “Abbiamo voluto anche – ha aggiunto – fare un focus sull’attività che i carabinieri forestali del raggruppamento Cites svolgono su tutto il territorio nazionale per quanto riguarda la conservazione e la tutela della biodiversità a livello planetario”.