lunedì, 16 Dicembre, 2024
Società

Unione camere penali: “Bisogna fermare la strage dei suicidi nelle carceri e nei Cpr”

Le tragiche notizie provenienti dagli istituti penitenziari italiani e dai centri per il rimpatrio degli extracomunitari dipingono un quadro allarmante, con un bollettino di guerra terrificante che segnala un suicidio ogni due giorni. L’Unione camere penali italiane ha reagito annunciando tre giorni di astensione per il 7, 8 e 9 febbraio, mirati a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vergognose e ingiuste condizioni di detenzione che spingono alcuni detenuti alla disperazione estrema. Le notizie più recenti riportano l’ennesimo suicidio a Verona, il quinto in meno di tre mesi, e la morte di un detenuto disabile a Caserta, il quarto dall’inizio dell’anno nell’intera regione della Campania. Si tratta di una vera e propria strage che richiede azioni immediate e risolute da parte del governo e della politica secondo l’Ucp. Nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria, un giovane di 22 anni è stato trovato impiccato, provocando una rivolta tra i migranti detenuti. La situazione è critica, coinvolgendo detenuti di diverse età, con storie di disagio psichiatrico o tentativi di suicidio pregressi.

Situazione critica

I dati sul sovraffollamento carcerario rivelano una popolazione detenuta superiore alle 60.000 unità, ben al di sopra della capienza consentita di poco più di 47.000 posti. La mancanza di risorse in ambito sanitario, psicologico e di personale penitenziario rende la situazione ancora più critica. L’Unione camere penali ha proposto interventi straordinari, tra cui un atto di clemenza generalizzato e misure immediate come la liberazione speciale anticipata per ogni semestre detentivo espiato. La richiesta comprende anche misure detentive extramurarie straordinarie per detenuti in espiazione breve e ultra settantenni. La mobilitazione dell’avvocatura penalistica mira a promuovere un cambiamento significativo nel sistema penitenziario, con la considerazione del sovraffollamento come elemento chiave nelle decisioni riguardanti misure cautelari carcerarie. L’adozione della riforma dell’Ordinamento penitenziario è vista come parte essenziale di una soluzione a lungo termine.

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