Nella giornata di venerdì, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato un accordo con lo stato di New York per risolvere l’indagine sulle molestie sessuali dell’ex Governatore Andrew Cuomo. L’accordo sottolinea le riforme implementate dopo le dimissioni di Cuomo e stabilisce ulteriori passi per cambiare il modo in cui lo Stato gestisce le denunce di molestie. Il destino dell’ex Governatore democratico è stato sigillato venerdì con un accordo tra il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e lo stato di New York, mettendo fine all’indagine sulle accuse di molestie sessuali che hanno portato alle dimissioni del politico nel 2021. Il procuratore generale Letitia James aveva concluso che Cuomo aveva molestato almeno 11 donne, ma l’ex Governatore aveva respinto le accuse come mosse politiche. L’accordo, annunciato venerdì, offre una prospettiva dettagliata sulle riforme implementate dopo le dimissioni di Cuomo. Il documento delinea inoltre gli ulteriori passi che lo Stato di New York dovrà intraprendere per rivoluzionare il modo in cui affronta le denunce di molestie sessuali.
Cattiva condotta sessuale
Già nel 2021, l’indagine del Dipartimento di Giustizia aveva rilevato un preoccupante modello di cattiva condotta sessuale nell’ambiente di lavoro di Cuomo. Almeno tredici dipendenti statali si erano trovati in un ambiente sessualmente ostile, ma il personale di Cuomo aveva mancato di denunciare adeguatamente le accuse. Inoltre, si era scoperto che erano stati presi provvedimenti punitivi contro le quattro donne che avevano coraggiosamente presentato denunce. “L’atteggiamento nella camera esecutiva sotto l’ex governatore, il funzionario eletto più potente dello stato, è stato particolarmente vergognoso”, ha dichiarato l’assistente procuratore generale Kristen Clarke. “Questo a causa della forte differenza di potere coinvolta e della mancanza di mezzi per le vittime per denunciare e affrontare le molestie”.