In un’iniziativa che promette di trasformare il volto dell’agricoltura africana, è partito in Italia il progetto Mediterranean African Markets Initiative (MAMI), con l’obiettivo di formare operatori africani per promuovere i mercati dei contadini e combattere l’insicurezza alimentare che affligge in modo più severo chi vive nelle zone rurali. L’iniziativa si avvia mentre alla Camera dei Deputati è in corso l’esame del Piano Mattei per lo sviluppo del continente africano. Realizzato dalla Fondazione Campagna Amica con il sostegno della Coldiretti e della World Farmers Markets Coalition, il progetto MAMI mira a consentire al primo gruppo di africani di apprendere come ‘costruire’ un farmer market dalla A alla Z, superando il paradosso che vede chi produce cibo non in grado di soddisfare i bisogni della propria famiglia a causa delle speculazioni. Il MAMI prevede la realizzazione di corsi di formazione per gli operatori africani, insegnando loro le competenze necessarie per gestire con successo un mercato agricolo. Questo progetto è parte di un impegno più ampio supportato dal Ministero degli Esteri italiano e dal Ciheam di Bari, e si propone di creare una rete di mercati nei Paesi africani e dell’area del Mediterraneo. L’obiettivo è consentire agli agricoltori di vendere direttamente i loro prodotti, ottenendo redditi che garantiranno loro una vita più dignitosa.
Risultati significativi
La vendita diretta è una delle chiavi della ‘multifunzionalità’, e in Italia ha dimostrato risultati economici significativi. La Coldiretti sottolinea che l’Italia ospita la più estesa rete organizzata di mercati contadini al mondo, coinvolgendo circa 15.000 agricoltori in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Questi mercati non sono solo luoghi di commercio, ma veri e propri ‘laboratori’ che favoriscono la diffusione di una corretta cultura alimentare basata su qualità, sicurezza e legame col territorio. Il progetto MAMI rappresenta un elemento fondante di un nuovo rapporto tra aree rurali e urbane, promuovendo lo sviluppo di sistemi locali del cibo per superare le contraddizioni di una dieta alimentare globale. In particolare, si cerca di affrontare problemi come la perdita della biodiversità, l’insicurezza alimentare nel sud del mondo e l’abbandono costante delle campagne. Il MAMI offre un’opportunità unica per i Paesi fragili, che spesso non sono riusciti a sfruttare appieno le loro risorse agricole, specialmente in situazioni di crisi geopolitiche come il conflitto in Ucraina o quelli più recenti in Medio Oriente. La Coldiretti evidenzia che aiutare le popolazioni ad aumentare la produttività agricola nei loro paesi può contribuire a contenere il flusso migratorio, un fenomeno che si è intensificato negli ultimi anni.
L’obiettivo
La finalità del nuovo progetto è migliorare l’accesso al cibo e garantire produzioni sicure e di qualità a una vasta fascia di popolazione, sostenendo i sistemi locali e formando una classe di manager che potrà favorire lo sviluppo di una piccola imprenditoria, offrendo opportunità anche a giovani e donne. Carmelo Troccoli, Direttore di Fondazione Campagna Amica e della World Farmers Markets Coalition, spiega che il progetto MAMI si concentra sulle reti alimentari alternative, in particolare sui mercati contadini, che rappresentano una soluzione moderna, imprenditoriale, multifunzionale e sostenibile. In tre anni, il MAMI mira a realizzare 50 mercati contadini, coinvolgendo oltre un migliaio di agricoltori. La World Farmers Markets Coalition, con il coinvolgimento di associazioni da più di 60 paesi e 250.000 agricoltori e loro famiglie, svolge un ruolo cruciale nell’espansione di questa iniziativa a livello globale.