Mercoledì scorso, Jodi Hildebrandt, socio in affari dell’ex vlogger Ruby Franke, ha fatto una dichiarazione di colpevolezza in un tribunale dello Utah per quattro reati di abuso aggravato su minori di secondo grado. Questo è l’ultimo sviluppo in una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica, iniziata con l’arresto della coppia ad agosto e le accuse successive a settembre. La polizia dello Utah aveva inizialmente accusato Hildebrandt e Franke di sei capi di imputazione per abusi sui minori, quando uno dei figli di Franke fu trovato con ferite aperte dopo essere fuggito dalla casa di Hildebrandt. Altri bambini erano in condizioni di malnutrizione all’interno della casa. Mercoledì, il giudice John Walton ha accettato il patteggiamento di Hildebrandt, respingendo però due delle accuse iniziali. La coppia, nota per i suoi video di consulenza genitoriale e relazionale sul canale YouTube “8 Passengers,” aveva creato una piattaforma di life coaching denominata ConneXions. Tuttavia, i loro insegnamenti sono stati criticati per la loro estrema natura. Il giudice ha descritto gli atti di Hildebrandt come “torture fisiche” e “gravi danni emotivi” inflitti ai bambini. La sentenza, come per Franke, è prevista per il 20 febbraio. Ruby Franke, madre di sei figli e vlogger di successo, aveva già accettato un patteggiamento all’inizio di questo mese, includendo la sua disponibilità a testimoniare contro Hildebrandt. Prima dell’udienza, i rappresentanti legali di Franke hanno dichiarato che Hildebrandt aveva “sistematicamente isolato” Franke dalla sua famiglia, rendendola vulnerabile e influenzando il suo “senso distorto della moralità”. La pagina LinkedIn di Hildebrandt indica che ConneXions è stata fondata nel 2007, offrendo corsi sulle relazioni e sulla genitorialità. Ex clienti hanno sostenuto che gli insegnamenti erano radicati nei principi della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, la chiesa mormone.