Una Corte Suprema dell’Alabama, divisa sul verdetto finale, ha affermato che lo Stato può giustiziare un detenuto con gas azoto, un metodo che non era mai stato utilizzato in precedenza per eseguire una condanna a morte. La corte, tutta repubblicana, con una decisione di 6 favorevoli e 2 contrari, ha accolto la richiesta del procuratore generale dello Stato per un mandato di esecuzione relativo a Kenneth Eugene Smith, un uomo condannato per l’omicidio su commissione di Elizabeth Sennett nel 1988 nella contea di Colbert in Alabama. L’ordine non specifica il metodo di esecuzione, ma il procuratore generale dell’Alabama ha indicato nella documentazione presentata alla corte l’intenzione di utilizzare l’azoto per mettere a morte Smith. La data esatta dell’esecuzione sarà stabilita successivamente dal governatore dell’Alabama Kay Ivey. La decisione porterebbe l’Alabama a essere il primo stato a tentare un’esecuzione con gas azoto. Tuttavia, è probabile che si formino controversie sul nuovo metodo di esecuzione proposto. Tre stati, Alabama, Oklahoma e Mississippi, hanno autorizzato l’ipossia da azoto come metodo di esecuzione, ma nessuno Stato ha tentato di utilizzarlo. L’ipossia da azoto è un metodo di esecuzione che consiste nell’inalazione di azoto puro, che provoca la perdita di coscienza e la morte per asfissia. I sostenitori di questo metodo affermano che è più umano di altri metodi di esecuzione, come l’iniezione letale, che può causare dolore e sofferenza. I critici, invece, affermano che l’ipossia da azoto può causare panico e sofferenza prima della morte.