L’accordo di cessate il fuoco mediato dalla Russia nel Nagorno-Karabakh, firmato il 9 novembre 2020, ha posto fine a un conflitto di sei settimane che ha causato la morte di migliaia di persone e ha costretto centinaia di migliaia di persone a sfollarsi. L’accordo prevede che l’Armenia ceda il controllo di alcuni territori al Nagorno-Karabakh, che è una regione a maggioranza armena ma a statuto autonomo all’interno dell’Azerbaigian. L’accordo prevede inoltre che la Russia fornisca truppe di pace per un periodo di cinque anni. Gli analisti ritengono che l’accordo conferisca a Mosca e Ankara un ruolo di primo piano nella regione. La Russia è ora il garante della sicurezza nel Nagorno-Karabakh, mentre la Turchia ha rafforzato il suo sostegno all’Azerbaigian.