Nathan Law, uno dei più importanti attivisti democratici di Hong Kong e come tale voluto da Pechino, discutendo con Marc Perelman di FRANCE 24 della situazione attuale a Hong Kong e delle azioni intraprese dalle autorità cinesi contro gli attivisti democratici all’estero, ha affermato che la Cina è determinata a limitare la libertà nel suo Paese. All’inizio di luglio, le autorità di Hong Kong hanno emesso mandati di arresto per Law e altri sette attivisti in esilio, offrendo per ciascuno di loro una taglia di 1 milione di dollari di Hong Kong (circa 127.735 dollari USA). “Questo è sicuramente un nuovo step nelle tattiche intimidatorie da parte della Cina, dal momento che si tratta di una mossa senza precedenti nella storia di Hong Kong – ha affermato Law -. Ciò dimostra che Pechino è davvero determinata a limitare la libertà di Hong Kong”. La polizia ha offerto una taglia per informazioni che portino alla cattura di otto importanti attivisti democratici con sede all’estero e ricercati per crimini contro la sicurezza nazionale. Tutti e otto sono fuggiti da Hong Kong dopo che Pechino aveva imposto una legge sulla sicurezza nazionale a metà del 2020 per sedare il dissenso dopo che erano state represse le enormi proteste pro-democrazia del 2019. “Hanno commesso reati molto gravi – ha affermato Steven Li, sovrintendente capo del dipartimento di sicurezza nazionale -. Si tratta di reati che mettono in pericolo la sicurezza nazionale”. Il gruppo comprende gli ex parlamentari pro-democrazia Nathan Law Kwun-chung, Ted Hui Chi-fung e Dennis Kwok Wing-hang e il veterano sindacalista Mung Siu-tat. I restanti quattro sono gli attivisti Elmer Yuen Gong-yi, Finn Lau Cho-dik, Anna Kwok Fung-yee e Kevin Yam Kin-fung.