lunedì, 16 Dicembre, 2024
Ambiente

Gran Bretagna, allarme ‘Granchio peloso cinese’

In Gran Bretagna si sta affrontando l’emergenza del ‘granchio peloso cinese’, specie non autoctona classificata come ‘preoccupante’ a causa della sua alta invasività e della sua capacità di adattarsi sia all’acqua dolce che all’acqua salata. Questi crostacei dalle chele ricoperte da una specie di ‘pelliccia’ sono stati avvistati dai londinesi lungo i corsi d’acqua nel Cambridgeshire, nei dintorni del Nene Park a Peterborough e segnalati in altri luoghi nei pressi di Londra. A divulgare la notizia è il ‘Daily Mail online’, che ha riportato: “I granchi pelosi cinesi stanno creando problemi significativi in Gran Bretagna”.

Nell’elenco UE ‘specie alloctone invasive’

I primi esemplari furono individuati in Europa nel 1912, sollevando in seguito preoccupazioni a partire dagli anni 1950, quando la sua distribuzione fu oggetto di una prima mappatura, per i rischi di concorrenza con altre specie locali e per la sua attività di scavo che contribuisce a danneggiare le rive o addirittura intasare alcuni sistemi di drenaggio. Dal 2016 questa specie è stata inclusa nell’elenco delle ‘specie alloctone invasive’ di interesse per l’Unione Europea.

Numeri in aumento

I granchi pelosi cinesi sono comparsi per la prima volta nel Regno Unito nel 1935. Il dottor Paul Clark, specializzato in granchi cinesi e ricercatore presso il dipartimento di scienze della vita del Museo di storia naturale, in un’intervista al Daily Mail ha dichiarato: “I numeri potrebbero essere in aumento perché questi granchi hanno una storia di vita molto insolita. Dopo la migrazione a valle, le femmine adulte possono essere in grado di produrre tre deposizioni di uova. Il numero di uova in ciascuna deposizione può produrre tra 500.000 e un milione. Naturalmente, non tutte quelle larve si sviluppano per risalire nuovamente il fiume – precisando – ma una volta che questa specie si è stabilizzata è molto difficile liberarsene.”

Può raggiungere 30 cm di grandezza

Questa specie, ‘Eriocheir sinensis’, che deve il suo nome agli artigli pelosi, si ritiene abbia viaggiato dalla Cina orientale all’Europa e al Nord America attraverso fiumi e canali, sul fondo delle cisterne delle navi. Il Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali del Regno Unito ha affermato che i granchi pelosi si sono stabiliti nel Tamigi a Londra nel 1973 e da allora si sarebbero diffusi ulteriormente. Il granchio peloso può arrivare a misurare 30 cm, pari alle dimensioni di un piatto piano. Esso può essere identificato dal suo corpo color grigio-verde o marrone scuro e dalla densa peluria presente sugli artigli dalla punta bianca.

Prima trappola installata

Ora la prima trappola permanente per questa specie nota anche come ‘granchi a guanto’ è stata installata a Pode Hole nel Lincolnshire, in collaborazione con il ‘Fondo per la fauna selvatica del Lincolnshire’ e il Museo di storia naturale di Londra. La trappola è stata montata lo scorso 31 agosto, ma ad oggi ancora nessun granchio a guanto cinese è stato catturato. Il dottor Clark presume che ciò potrebbe essere dipeso dal clima caldo.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

La Cina accusa il Giappone di rilasciare acqua radioattiva di Fukushima nell’Oceano Pacifico. L’AIEA: “Nessun pericolo”

Cristina Gambini

2 milioni e 200 mila imprese ferme. 422 mila occupati in meno

Maurizio Piccinino

EARTH DAY 2020: enorme successo mediatico della maratona con UCI protagonista

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.