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Nel 2023 una buona produzione vitivinicola nonostante il maltempo

sabato, 19 Agosto 2023
1 minuto di lettura

Si è tenuto ieri il secondo focus del Trittico Vitivinicolo Veneto, storico evento organizzato da Regione del Veneto e Veneto Agricoltura con AVEPA, ARPAV, CREA-VE e UVIVE, dedicato alle previsioni della vendemmia in Veneto, nel restante Nord Est, nelle principali regioni vitivinicole italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia), nonché in Francia e Spagna. I fattori comuni che hanno caratterizzato, praticamente ovunque, l’annata vitivinicola in corso sono stati le frequenti precipitazioni, con un aumento di quelle con fenomeni grandigeni, come ha evidenziato Francesco Rech di Arpav, e una maggior presenza di malattie fungine, che hanno inciso certamente sulla produzione vendemmiale nel Veneto, ma anche nelle altre aree vitivinicole, per un’annata che viene definita da più voci come “difficile”.

I danni della grandine

Dai dati presentati da Patrick Marcuzzo del Crea Viticoltura ed Enologia di Conegliano, emerge che nelle aziende che applicano la difesa integrata, i danni causati dalla peronospora sono stati nell’ordine del -5/10% di perdita quantitativa, mentre nelle aziende che applicano il metodo di coltivazione biologica tali perdite sono state superiori, per lo più comprese tra il -10/20%. Superiore al 2022 anche l’incidenza di altre fitopatie come il Mal dell’esca e la Botrite, mentre la Flavescenza ha avuto un incremento meno significativo. La grandine ha colpito duramente diversi areali produttivi, con perdite della produzione che hanno raggiunto anche il -20%”. Tuttavia, nel complesso, in virtù di una maggiore fertilità delle gemme e un maggiore ingrossamento degli acini per le buone disponibilità idriche, le rese produttive non dovrebbero subire particolari variazioni e, anzi, aumentare leggermente, così come la qualità delle uve dovrebbe mantenersi su livelli buoni-ottimi. E di conseguenza, considerando anche l’entrata in produzione di nuove superfici vitate, la produzione complessiva di uva raccolta in Veneto dovrebbe salire a circa 15,9 milioni di quintali, in crescita del +5/6%.

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