venerdì, 15 Novembre, 2024
Economia

La Guerra ai poveri

Le parole sono importanti. Avrei voluto intitolare questo pezzo “Guerra alla povertà”. Ma come si fa? Il governo Meloni ci prova a mettere la tassa sugli extra profitti alle banche e la stretta sul rincaro dei voli ma le risposte che ottiene sono volgari e sprezzanti. “Pagheranno i correntisti” ribattono le banche… “misura sovietica, che sarà bocciata dall’Europa”. La prima reazione di chi scrive di fronte a questi toni è di stordimento. Sovietica a chi? Alla Meloni? E non era Sovietica in quanto dirigista l’Unione Europea? Si. Sono stordito. Dare del sovietico a questo Governo che vuole governare e non subire processi di cambiamento non si può sentire. Ma pure le banche che non fanno le banche e piangono per una speculazione a tutto tondo che non va a buon fine diventa ridicolo. Tanto più che tutti (banche, grandi imprese, multinazionali) parlano continuamente di sostenibilità. Parlano. E che fanno? Rendono insostenibile questa vita, la società tutta allargando il divario sociale tra sempre meno ricchi sempre più ricchi e tanti più poveri sempre più poveri.

Questa passerà alla storia per una serie di attacchi ai poveri e per la guerra tra poveri: 2 euro per smezzare un panino, 20 centesimi per un bicchiere di acqua dal rubinetto. Sì stiamo per vedere un brutto film nelle nostre strade: chi vive di turismo americano che chiede e guadagna cifre incredibili e chi per tirare a campare deve spremere un limone già bello e spremuto. Che fare in questa situazione? Ricondurre tutti alla ragione e governare con polso fermo. Coinvolgendo tutte le istituzioni e le parti sane del Paese a fare fronte comune ma pure ridicolizzando comportamenti insostenibili, inaccettabili e incomprensibili. Se uccidiamo la classe media chi ci guadagna? Un proverbio napoletano ci aiuta a riflettere e a rispondere. Non ci guadagna nessuno. Perché volete sapere chi è più potente? “O Papa o Re e chi nun ten’ nient'”. La sostenibilità sociale è a rischio per comportamenti speculativi piccoli e grandi non repressi: la arancina a 4 euro non la compri se è la stessa del giorno prima dello sbarco dei ricchi turisti. E sui social denunci il comportamento scorretto dell’esercente. Ma incoraggi pure chi in pieno centro di fronte al Pantheon ha mantenuto fermi i prezzi e lavorato sulla qualità. A noi deve piacere l’Italia che fa l’Italia.

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