venerdì, 20 Settembre, 2024
Regioni

Dal 2022 in Italia 432 eventi climatici estremi. Ancora allerta per caldo e temporali

Inutile negarlo. Il clima negli ultimi anni è notevolmente cambiato in Italia, dove magari al Nord arrivano apocalittici tornadi e nello stesso tempo al Sud si registrano temperature altissime, da record. A fare il punto sulla situazione arriva uno studio della Sima, la Società italiana di medicina ambientale che ha calcolato tra il 2022 e i primi 5 mesi del 2023 qualcosa come 423 eventi climatici estremi di elevata gravità. L’analisi comunque si sofferma principalmente sul maltempo che sta mettendo, è il caso di dirlo, sotto sopra la parte alta dello Stivale. L’anno scorso ci sono stati 310 episodi gravissimi, tra grandinate, nubifragi e trombe d’arie che hanno provocato qualcosa come 29 morti. In questo 2023 (da gennaio a maggio) c’è stato un incremento di fenomeni avversi del +135% rispetto allo stesso periodo del 2022. Inutile dire che la situazione più critica si è registrata in Emilia Romagna a maggio: l’alluvione ha provocato 17 vittime e danni per circa 10 miliardi di euro.

Servono soluzioni immediate

E la situazione potrebbe anche peggiorare nei prossimi anni, per il Presidente della Sima Alessandro Miani, se non si dovessero trovare soluzioni per cercare di arginare il problema: “Lo scenario meteo che stiamo vivendo nell’alternarsi di caldo torrido, trombe d’aria e precipitazioni anomale è un segno inequivocabile che siamo vicini alla rottura di un millenario equilibrio in grado di sconvolgere il nostro modo di vivere, proprio come sta accadendo in questi giorni con una drammatica riduzione della nostra qualità della vita” e quindi “i determinanti ambientali e climatici della salute devono diventare una priorità per i decisori (chiamando in causa il mondo della ricerca e innovazione) da cui ci si attende risposte e soluzioni immediate frutto di coraggiose decisioni da assumere su una prospettiva di medio-lungo termine”. Altro dato che deve far riflettere: tra il 1980 e il 2023, l’Italia ha registrato più di 22mila morti collegati a eventi climatici estremi (escludendo i decessi legati alle ondate di calore). Oltre 100 miliardi di euro la stima dei danni economici subiti dal Paese.

Occhio al Nord

Dal punto di vista meteorologico, la giornata odierna potrebbe nuovamente ‘costare’ cara alle Regioni del Settentrione a causa di un flusso instabile di origine atlantica. Saranno attenzionate particolarmente Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Situazione completamente diversa in Meridione, dove sarà ancora una volta il caldo afoso ad accompagnare questo inizio settimana. Situazione delicata in Sicilia, dove ieri nel Catanese si sono superati i 47 gradi.

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