giovedì, 19 Dicembre, 2024
Ambiente

Sicilia e Malta insieme per la tutela delle aree marine protette

L’obiettivo del progetto “AMPPA – Aree Marine Protette e Pesca Artigianale Gestione integrata attraverso la sensibilizzazione ed educazione ambientale”, è quello di contribuire a proteggere e salvaguardare la biodiversità marina e terrestre delle Aree Marine Protette di Sicilia e Malta attraverso la creazione di sistemi e servizi per la protezione e il ripristino della biodiversità transfrontaliera, con il coinvolgimento diretto di Enti pubblici, imprese, ONG, pescatori, cittadini, turisti tramite azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale.  Si tratta di una misura finanziata nell’ambito del Programma INTERREG V-A Italia-Malta con asse prioritario III (tutela dell’ambiente e promozione di un uso efficiente delle risorse) e obiettivo specifico 3.1 (Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina dell’area mantenendo e ripristinando gli ecosistemi e le aree protette).   Capofila è il Comune di Favignana – Ente gestore dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, partner: il Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea; il Comune di Ustica – Ente gestore dell’Area Marina Protetta Isola di Ustica; Gharb (HARB) Local Council; Ghajnsielem (HEIN SELEIM) Local Council. Il Programma INTERREG V-A Italia-Malta promuove lo sviluppo di ambiti di interesse comune per i territori dell’area, come la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza del territorio e del mare, il patrimonio culturale, la qualità della vita e la salute dei cittadini.   Le Aree marine protette hanno un ruolo cruciale per la tutela dell’ambiente marino, perché sono “strumenti ideali” per rispondere a tre necessità prioritarie per lo sviluppo sostenibile delle aree costiere e marine: conservare la biodiversità marina, mantenere la produttività degli ecosistemi e contribuire al benessere economico e sociale delle comunità umane. Le AMP, se condotte su basi corrette, sono l’anello trainante del processo d’integrazione tra le esigenze di protezione delle risorse e quelle di sviluppo, assicurando un miglioramento nella qualità della vita delle popolazioni rivierasche e la presenza di strutture idonee a diffondere l’idea di una più profonda conoscenza e di un maggior rispetto dei sistemi naturali.

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