sabato, 21 Settembre, 2024
Regioni

Basilicata, Galella: “L’Europa non può pensare di tutelare l’ambiente senza tutelare l’occupazione”

L’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata, Alessandro Galella, nell’esprimersi riguardo alla tutela dell’ambiente, alle produzioni agricole della regione e all’economia del settore ha dichiarato: “La sensibilità ambientale e la protezione del nostro ecosistema devono sposarsi con lo sviluppo economico e occupazionale”.

Alessandro Galella nella nota sul portale web iBasilicata ha spiegato: “L’Europa non può più pensare di tutelare l’ambiente senza tutelare l’occupazione e quindi il problema sociale che può essere scatenato da scelte radicali e impattanti come quella di interrompere la produzione di auto termiche a partire dal 2035; problema questo con il quale mi sono misurato durante il mio mandato come assessore regionale allo sviluppo economico, nonché componente dell’alleanza Europea delle regioni dell’automotive (industria veicoli) e che sta mostrando la forza della nostra regione nel gestire una fase delicata di coniugazione tra occupazione, lavoro e richiesta di tutela ambientale”.

Inoltre, l’assessore ha aggiunto: “Per fortuna con il governo nazionale a guida Meloni l’approccio di subalternità verso alcuni diktat sta cambiando radicalmente. Si può tutelare l’ambiente tutelando anche il lavoro. Sbagliati i modi, sbagliati i tempi, ma soprattutto mancanza di fondi adeguati alla transizione verde”.
In merito alla transizione industriale automotive Galella ha asserito: “Per esempio, serve un fondo europeo ad hoc. Anche in agricoltura si ripropongono gli stessi rischi e lo vediamo all’indomani della discussa legge approvata dal Parlamento europeo sul ripristino della natura. È evidente che le scelte ambientaliste vorrebbero ridurre le produzioni agricole per tutelare l’ecosistema, ma questo non è in linea con l’economia del settore. Dobbiamo finanziare la transizione tecnologica delle imprese agricole per permettere l’acquisto di macchinari, mezzi e lavorazioni più rispettose dell’ambiente, non impedire le coltivazioni. La sovranità nazionale di produzioni di altissima qualità rappresenta il fondamento del Ministero dell’Agricoltura e la posizione della nostra Regione non può che essere a tutela dei nostri prodotti e delle nostre coltivazioni”.

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