Il Consorzio Tutela vini d’Abruzzo da tempo ha intrapreso un percorso di valorizzazione delle bollicine prodotte da vitigni locali; già nel 2010 con la nascita della Doc Abruzzo, esso ha voluto mettere a tutela i vini autoctoni, rigorosamente imbottigliati in regione, a partire da Pecorino e Passerina d’Abruzzo che si sono fin da subito dimostrati adatti anche alla spumantizzazione. Nel 2020 è stato registrato il marchio Trabocco, simbolo iconico della regione e riconosciuto in tutto il mondo, che mira a valorizzare gli spumanti prodotti con metodo italiano in Abruzzo da uve caratterizzate da alta acidità e bassa gradazione, qualità che le rendono uniche e che donano eccellenti basi spumanti.
Nell’attuale riorganizzazione dei disciplinari di produzione sono state introdotte alcune varianti che hanno inserito anche per la Doc Abruzzo o d’Abruzzo Doc la possibilità di specificare il vitigno di provenienza (Pecorino, Passerina, Montonico e Cococciola), elemento molto importante per il consumatore finale. L’aggiunta del marchio collettivo in etichetta “Spumante d’Abruzzo Doc Trabocco” vuole dunque rappresentare un ulteriore passo in avanti nel percorso di caratterizzazione delle bollicine abruzzesi.
Secondo i dati dell’Osservatorio Uiv Vinitaly 2022, la produzione di spumanti italiani si è conclusa di nuovo in crescita sfiorando 1 miliardo di bottiglie con un aumento (+4%) sul 2021 (+25%). I consumi interni di spumante hanno raggiunto un completo livello di maturità poiché la quota si è attestata al 13,5% (9% nel 2015), l’export inoltre conferma il ruolo trainante degli spumanti italiani in favore di tutto il comparto. Nel 2022 l’Italia ha esportato 5,2 milioni di ettolitri di spumante, in aumento del 6%.
A riguardo, il presidente del Consorzio Tutela vini d’Abruzzo, Alessandro Nicodemi, ha spiegato: “Le nostre uve sono naturalmente predisposte alla spumantizzazione e vi è ormai l’esigenza di portare sui mercati un prodotto totalmente abruzzese, realizzato con i nostri vitigni, vinificato e imbottigliato in regione e che porta con sé un nome estremamente identificativo. Da luglio dello scorso anno è stato infatti approvato il regolamento dell’utilizzo del marchio collettivo Trabocco che circoscrive la possibilità di utilizzarlo solo per spumanti prodotti con Metodo Italiano e soprattutto con l’utilizzo esclusivo delle nostre uve autoctone”.
Ad utilizzare per il momento il riconoscimento del marchio Trabocco ed il relativo regolamento approvato dal Consorzio nel 2022 sono le cantine Casal Thaulero, Citra, Eredi Legonziano e Vin.Co, che hanno introdotto nel mercato i loro spumanti metodo italiano nelle versioni in bianco e rosé, brut ed extra dry.
Proprio per opera del Consorzio partiranno a breve una campagna di comunicazione rivolta a operatori del settore e al consumatore finale ed una serie di appuntamenti per operatori regionali. Dal prossimo 21 giugno partirà l’evento aperto al pubblico “Perlage d’Abruzzo” che si svolgerà in oltre 50 locali che prenderanno parte all’iniziativa; a luglio i giornalisti saranno invece invitati sul territorio alla scoperta di Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc. Il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, nel rammentare le qualità uniche del territorio ha precisato: “L’Abruzzo è uno scrigno di biodiversità un territorio in cui è imprescindibile valorizzare le specie autoctone e nel contempo arricchire ulteriormente un’offerta vinicola sempre più apprezzata in Italia e all’estero. Occorre esaltare l’identità enologica di questa terra ponendo al centro del processo di spumantizzazione quei vitigni autoctoni che la nostra regione custodisce e che possono contribuire, assieme ai nostri vini di pregio, a raccontare la storia di un territorio particolarmente vocato a produzioni sostenibili e di grande qualità, in virtù di un patrimonio naturale impareggiabile”.
Per conoscere tutti gli appuntamenti in programma è possibile consultare il sito www.vinidabruzzo.it