lunedì, 23 Dicembre, 2024
Missione Conoscenza

Valori umani e sociali e nuovo umanesimo   

La ricerca del superamento delle disuguaglianze mediate dai cantieri della conoscenza come le università e il sistema dei saperi diventa nucleo centrale dell’agire quotidiano, un’umanesimo dell’impegno. Ci ricorda Ferruccio Resta che “la società rischia di dividersi tra chi conosce e chi non ha gli strumenti della conoscenza”. La terza missione del sapere che entra nella fase dell’ecologia umana e che proietta la quarta missione della conoscenza verso luoghi di speranza, specie alla luce di momenti di incertezza come quelli che stiamo attraversando, si eleva nell’individuazione della “persona nuova”. La visione “personacentrica” che ne deriva, arricchisce il contesto sociale e pedagogico nell’edificazione dell’umanesimo sociale quale dottrina del primato dell’impegno attivo e non mascherato o contemplato.

Riscoprire nella costruzione della società della conoscenza il pensiero di Jacques Maritain significa che l’incontro tra l’umanesimo socialista e l’umanesimo di ispirazione cristiana rileva la grandezza dell’umanesimo integrale. Quell’umanesimo integrale elemento essenziale alla base dello sviluppo umano integrale così come indicato da Papa Francesco nella Laudato Si nel solco del sentiero dell’ecologia integrale. “Per poter parlare di autentico sviluppo, occorrerà verificare che si produca un miglioramento integrale nella qualità della vita umana, e questo implica analizzare lo spazio in cui si svolge l’esistenza delle persone” (Papa Francesco). La società della conoscenza o meglio la terza missione dell’università ha una nuova missione, quella di rivedere il senso profondo della propria azione educativa e formativa in un Mondo che cambia e in una storia che si interroga giornalmente. Abbiamo la necessità di nuovi cantieri della conoscenza per offrire luoghi non solo di speranza ma anche in cui la persona ha la possibilità di alimentare sete di sapere e di approfondimento.

L’umanesimo sociale che si intreccia con la terza missione della conoscenza parte dalla ricerca sociale per integrarsi con la ricerca culturale, per poi re-integrarsi anche  con la ricerca spirituale.  “Le condizioni oggettive dei lavoratori e della dignità del lavoro oggi in Italia non sono tali da poter parlare di festa” ci ricorda Pierpaolo Bombardieri (Segretario Generale UIL) in riferimento al Primo Maggio sulle pagine di Avvenire. Abbiamo dinanzi una sfida epocale dunque, una crisi da affrontare e da coniugare creatività e idee per superare la crisi centrata sulla persona. Il richiamo all’umanesimo dell’impegno è il primato dell’atto, del movimento, della mobilitazione nella costruzione della nuova società della conoscenza uniti nei valori umani “universali” laici, riformisti e cristianosociali.

E’ questo il tempo di scoprire la persona, l’umano nuovo, speranze e determinazioni sociali. Significa contribuire alla costruzione non di una nuova componente di pensiero ma di un’area che rifletta sull’umanesimo sociale insita nella società della conoscenza e nei luoghi del sapere quali università e centri del sapere scientifico nell’incontro con la “società organizzata delle persone”.

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