Non è passata inosservata l’icona del beato Padre Pino Puglisi, sacerdote palermitano ucciso dalla mafia trent’anni fa nel giorno del suo compleanno, posata accanto al Solenne simulacro di San Giorgio in occasione dei festeggiamenti celebrati a Piana degli Albanesi.
Un accostamento azzeccato, incisivo, di autentico richiamo alla fede che se vissuta bene può portare anche alla morte pur di rimanere fedeli a una chiamata.
A spiegarne tutto il valore cristiano e simbolico è papas Giuseppe Di Miceli, sacerdote ricco di zelo e di preghiera, punto di riferimento nella comunità ecclesiale proprio votata a San Giorgio, “È una icona fatta da un nostro giovane dì Piana degli Albanesi. Abbiamo voluto metterla accanto a San Giorgio per richiamare il martirio di ieri e di Oggi. Un solo linguaggio – conclude papas Giuseppe Di Miceli – che mette in risalto la bellezza della fede che non esclude il prezzo da pagare”.
Una bellissima lezione non verbale ma di certo molto chiara senza ipotesi di inganno. Intanto il sindaco Rosario Petta esprime sentimenti di gratitudine e affetto alla comunità tutta per come di sono svolti i festeggiamenti del Patrono San Giorgio e a fargli eco anche l’Assessore Giuseppe Puglia che, principalmente come membro del Comitato di San Giorgio, sottolinea: “È stata una festa ricca di devozione, fede, unità di popolo e ci ha riempito il cuore di gioia vedere tanti giovani sentirsi ed essere parte attiva di tutto”.
San Giorgio e padre Pino Puglisi insieme, in un clima di devozione non perdendo mai di vista il monito lanciato trenta anni fa da San Giovanni Paolo II: “Verra una volta il giudizio di Dio”. La storia lo insegna. Il sangue dei martiri chiede sempre “Verità e Giustizia”. Ma da lì nasce la vera Chiesa.