Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore al Turismo Vittoria Poggio che, nei giorni scorsi, hanno incontrato i vertici di Federterme, in un comunicato hanno dichiarato “Come già fatto per sostenere nella ripartenza post pandemia e nel contesto della congiuntura internazionale molte realtà strategiche del tessuto sociale ed economico piemontese, la Regione Piemonte scende nuovamente in campo a supporto di un altro comparto prezioso per la salute e il benessere delle persone e l’indotto turistico del territorio”.
Nelle prossime settimane, rispondendo all’appello della Federazione che rappresenta anche in Piemonte le principali aziende termali, partirà l’iniziativa con un intervento del valore di un milione di euro, che avrà una doppia modulazione: 800 mila euro saranno destinati a un contributo una tantum a fondo perduto (nel rispetto del de minimis) a favore delle realtà concessionarie delle fonti termali, per il supporto delle attività ordinarie, la promozione delle riaperture stagionali e il ripristino dei flussi turistici e altri 200 mila euro, sull’esperienza di successo maturata con i Voucher Vacanza Piemonte sperimentati nel periodo Covid, saranno destinati a voucher utilizzabili dai turisti per la fruizione dei servizi offerti negli stabilimenti termali.
Tra i criteri per accedere al bando sarà necessario garantire l’apertura nel 2023 dei reparti di cure termali per almeno cinque mesi, anche non continuativi (almeno due mesi nei casi degli impianti situati oltre i 1000 metri).
Massimo Caputi, presidente di Federterme Confindustria precisa “Il settore termale rappresenta anche per il Piemonte una delle eccellenze turistiche e come tale produce notevoli vantaggi economici ed occupazionali. Con la misura che sarà varata dalla Regione Piemonte si potrà avviare una fase di sviluppo che gioverebbe ad un comparto che è fondamentale per il Piemonte”.
L’ intervento è compreso in un emendamento alla Legge di bilancio, che il Consiglio regionale si appresta a licenziare entro il mese di aprile, ed è rivolta a tutte le 17 concessioni presenti ad oggi in Piemonte: sei in provincia di Alessandria (quattro ad Acqui Terme, una a Voltaggio e una a Vignale Monferrato), tre in provincia di Asti (ad Agliano Terme, Castelnuovo Don Bosco e Nizza Monferrato), tre in provincia di Cuneo (a Vinadio, Valdieri e Lurisia), una in provincia di Torino a Borgofranco di Ivrea e quattro nel VCO (a Bognanco, Premia, Crodo e Vanzone San Carlo).
Inoltre, la Regione Piemonte intende potenziare ulteriormente tale settore, come da tradizione eccellenza del territorio, con la previsione di un ulteriore misura di 150 mila euro per la ricerca di nuove fonti termali.