Il diritto allo studio, anche attraverso misure che favoriscano la parità di genere, è una tappa fondamentale per la conquista di una parità reale anche negli sviluppi di carriera. Ci sono migliaia di donne che vorrebbero proseguire negli studi ma non lo fanno per la difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Ci sono ancora tanti ostacoli nel diritto allo studio per le donne e resta ampio il divario di genere nella scelta dei percorsi di studio nelle materie Stem, cioè in campo scientifico, tecnologico, ingegneristico o matematico, che poi preclude in maniera significativa l’accesso al mondo del lavoro.
In Italia manca un disegno organico del sistema di welfare rivolto all’istruzione terziaria, sia per favorire l’accesso agli studi universitari, sia per garantirne l’applicazione in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale attraverso la formulazione dei livelli di prestazione essenziali (LEP). Il tema è stato al centro del convegno promosso dall’Associazione Magistrati Corte dei conti del 5 aprile, per ricordare i 60 anni dall’ingresso delle donne in magistratura, che vede per la prima volta attorno allo stesso tavolo Margherita Cassano, Primo presidente della Corte di cassazione, e Gabriella Luccioli una delle otto vincitrici del primo concorso; Gabriella Palmieri Sandulli, Avvocato generale dello Stato; Enrica Laterza, già presidente Aggiunto della Corte dei conti; Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma; Cinthia Pinotti, già presidente di Sezione della Corte dei conti; Wally Ferrante, Presidente dell’Associazione Avvocati e Procuratori dello Stato; Paola Briguori, prima presidente donna dell’Associazione dei magistrati contabili. Ci saranno anche Guido Carlino, Presidente della Corte dei conti e Tommaso Miele, Procuratore Aggiunto della Corte dei conti e Presidente del Comitato Pari opportunità.
L’evento organizzato in occasione della Giornata delle donne in magistratura, che si ripeterà ogni anno, si è svolto nell’aula Turina della Corte dei conti – edificio Montezemolo in via Baiamonti, dedicato a due temi di grande attualità: il diritto (negato) allo studio e la questione femminile in Medioriente. Alle 16 sono state fatte interviste alla principessa d’Afghanistan Soraya Malek, impegnata nella difesa delle donne afghane e dell’attivista iraniana Rayhane Tabrizi, sulla condizione femminile in Medioriente, mentre alle 17 si è svolta tavola rotonda su “Il diritto allo studio nella legislazione e nella giurisprudenza italiana”.