Un progetto a favore della legalità che unisce Comune, Prefettura, Asp e Ufficio scolastico della regione Sicilia e che prenderà il via nei prossimi mesi, puntando a ridurre quanto più possibile il consumo di droga soprattutto tra i giovani attraverso attività di prevenzione, sensibilizzazione e aiuti sanitari. Contro la crescita dei casi di tossicodipendenza era già stato istituito nei mesi scorsi un tavolo tecnico a Palazzo delle Aquile, adesso è invece pronto un bando da un milione di euro per l’attivazione di presidi e incontri all’interno delle scuole sia con i ragazzi che con i genitori: risorse che provengono dal Fondo nazionale Infanzia e adolescenza. Il progetto, che partirà nei prossimi giorni, ha una durata iniziale di un anno e coinvolge quattro quartieri: Ballarò (al quale sarà dedicata la maggiore attenzione), Sperone, Zen e Borgo Vecchio.
È stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo delle Aquile. A fungere da ulteriori facilitatori contro l’emergenza saranno un camper messo a disposizione dall’Asp, con funzione di sportello di ascolto e intervento medico-farmaceutico, e la presenza sul territorio dei cosiddetti peer educator, ovvero ragazze e ragazzi che hanno vinto la loro battaglia contro la tossicodipendenza e si spendono per evitare che altri facciano scelte sbagliate. “La droga su cui ricadono le preoccupazioni maggiori è il crack in quanto ha costi di mercato accessibili e dà dipendenza immediata. Grazie all’alleanza tra istituzioni è adesso possibile un intervento concreto contro la violenza della droga, un fenomeno drammatico che impegna quotidianamente la platea e la comunità sociale: il nostro è un programma di prossimità che fornisce assistenza ai ragazzi, unendosi allo sforzo delle forze dell’Ordine”, spiega il sindaco Roberto Lagalla.
L’esplosione della questione droghe è emersa con vigore nel 2022 ed è diventato da subito un tema caldo per il neoprefetto Maria Teresa Cucinotta: “Le periferie sono ancora troppo fragili, preoccupa soprattutto il fatto che il consumo di stupefacenti interessi fasce d’età sempre più basse – spiega, – La straordinaria sinergia che ho trovato su questa tematica con il Comune ci spinge a intervenire concretamente sui quartieri che presentano maggiori criticità”. Il coinvolgimento delle scuole è, per l’assessore ai Servizi sociali Rosi Pennino, lo snodo fondamentale per istituire un dialogo con i giovani e le loro famiglie, al fine di tenerli lontani dal consumo di stupefacenti: “Purtroppo dove le attività produttive non si sviluppano, soprattutto nelle periferie, la circolazione delle droghe è in aumento e coinvolge soprattutto i ragazzi. Per fermare questo dramma abbiamo costruito un percorso non solo di presidi, ma anche di strategie sociosanitarie”, sottolinea Pennino.