Giusy Versace, in versione “scrittrice”, è tornata a raccontarsi in due occasioni diverse che hanno generato grande partecipazione e molto entusiasmo.
Nella Biblioteca di Salò, in provincia di Brescia e all’Istituto Superiore di Francesco Redi di Belpasso, comune della città metropolitana di Catania, attraverso i libri scritti dalla Versace “Con la testa e con il cuore si va ovunque” e “WonderGiusy”, sono stati approfonditi argomenti importanti quali quelli legati alla disabilità, allo sport, al coraggio e alla tenacia nell’affrontare le difficoltà della vita e, non ultima, alla fede che ha sempre accompagnato la Versace in ogni suo gesto e decisione rilevante.
A Salò, Giusy è stata ospite di un “salotto d’autore” organizzato dalla biblioteca del comune bresciano e moderato dalla giornalista Francesca Roman, iniziativa alla quale ha partecipato anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Salò Annarosa Bianchini.
Giusy ha intrattenuto il pubblico con un’ora e mezza di un appassionante ed emozionante racconto della sua seconda vita, ricco di aneddoti e di episodi anche divertenti, nei quali il dramma di aver perso due gambe in un incidente stradale ha lasciato spazio all’ironia con cui la Versace narra delle sue gambe finte, della chiave inglese che porta nella borsetta al posto del rossetto per sistemarsi le protesi e del suo armadio pieno, non di scarpe, bensì di gambe per ogni occasione.
Anche l’incontro online, che Giusy Versace ha avuto con alcuni studenti dell’IIS Redi di Belpasso, che fanno parte del giornale della scuola “Informa Azione” e del progetto di lettura “Libriamoci off”, è stato molto interessante e formativo in quanto i ragazzi e le ragazze sono stati protagonisti di un’intervista speciale alla senatrice. Dopo avere letto “Con la testa e con il cuore si va ovunque”, gli aspiranti giornalisti e gli appassionati lettori hanno posto diverse domande a Giusy Versace per approfondire alcuni aspetti della sua vita e della sua esperienza e per capire come poter promuovere una società più inclusiva e più rispettosa.
Il messaggio della scrittrice è stato chiaro e significativo:
“Bisogna essere grati alla vita per quello che si ha, non ci si deve mai abbattere, neanche di fronte agli imprevisti, sono proprio gli ostacoli che ci aiutano a crescere e a diventare persone migliori. Bisogna avere la forza per affrontare i propri limiti, volgendo lo sguardo sempre più in là perché la vita propone sempre delle alternative. Non arrendersi mai, ognuno di noi può fare la sua parte per migliorare la cultura del nostro Paese e certamente la scuola ha una grande responsabilità nel non lasciare indietro nessuno.”