Mentre il conflitto in Ucraina dura ormai da un anno, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, è volato oggi a sorpresa a Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky. La guerra fino a oggi ha provocato la maggiore crisi per l’accoglienza di rifugiati in Europa dopo la fine della Seconda guerra mondiale, tanto che si è ritenuto necessario invocare la Direttiva di protezione temporanea. “Il 2023 sarà l’anno della vittoria. Il presidente Biden e tutti i nostri partner continuano a fare tutto il possibile per aiutare l’Ucraina a vincere. Siamo rimasti in contatto costante durante quest’anno e questa visita è estremamente importante, in questo periodo in cui stiamo combattendo per la nostra libertà, per la libertà del mondo” ha detto Zelensky alla presenza del presidente degli Usa Joe Biden.
“Siamo grati agli Stati Uniti per il loro sostegno, per il livello di cooperazione nella settimana dell’anniversario della nostra lotta contro l’aggressione russa. I risultati della mia visita a Washington dicembre e quella di oggi si rifletteranno sul campo di battaglia” afferma il presidente ucraino che poi ringrazia l’inquilino della Casa Bianca per la “decisione di consegnare i carri armati Abrams a rinforzo delle nostre capacità di difesa”.
Zelensky ha poi chiesto il sostegno per la “creazione di un tribunale speciale contro i crimini di guerra” e per “la formula di pace presentata dall’Ucraina. Gli Stati Uniti e altri 60 Paesi presenteranno all’Onu il sostegno a questa formula di pace per portare avanti i negoziati per proteggere la democrazia in Ucraina e nel mondo”. Zelensky ha concluso ricordando come “un anno fa ci si aspettava la caduta di Kiev e la fine dell’Ucraina, ma siamo ancora qui e la democrazia è ancora qui”.