“Un mercato più semplice, trasparente e concorrenziale, accorciando la filiera del credito al consumo e ridimensionando il peso di tutti i costi di intermediazione che oggi comportano tassi eccessivamente elevati”. Ecco la a proposta che riguarda milioni di persone alle prese con il Credito al consumo. A lavorarci è il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, che sollecita, “subito una proposta di legge e confronto con Bankitalia”. L’obiettivo è limitare i costi in capo al consumatore in tutti i casi in cui i prestiti siano garantiti da una busta paga o da una pensione. La proposta di legge a cui sta lavorando il Consiglio nasce a seguito delle recenti linee orientative sul rimborso anticipato dei finanziamenti in materia di credito al consumo, fornite dalla Banca d’Italia a fronte di una recente pronuncia della Corte di Giustizia Ue (causa C-383/18).
“Più in particolare il Cncu, nel corso dell’ultima seduta al Ministero dello Sviluppo economico, ha deliberato di avviare un confronto con la Banca d’Italia”, scrive il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, “che possa portare all’elaborazione di una proposta di legge che regolamenti la casistica esclusiva dei prestiti garantiti da stipendio o pensione con il meccanismo della cessione. L’obiettivo è prevedere una disciplina specifica che, partendo proprio dalla riduzione integrale dei costi in caso di estinzione anticipata, incentivi un mercato più semplice, trasparente e concorrenziale, accorciando la filiera del credito al consumo e ridimensionando il peso di tutti i costi di intermediazione che oggi comportano tassi eccessivamente elevati”. Secondo le valutazioni del Parlamentino dei Consumatori i prestiti garantiti da busta paga o pensione rappresentano infatti finanziamenti sicuri per chi presta il denaro, e spesso l’unico strumento di credito accessibile per quelle fasce di popolazione che non possono fornire nessuna garanzia diversa dalla cessione del quinto del proprio salario o della propria pensione.
“Al contempo”, auspica il Consiglio nazionale dei consumatori, “in un’ottica di maggiore trasparenza e coinvolgimento in fase consultiva di tutti gli attori in campo per la tutela dei conflitti tra consumatori e banche, nel corso della stessa seduta il Consiglio auspica che la Banca d’Italia possa prendere in considerazione la modifica dell’attuale regolamento di funzionamento dell’Arbitro bancario finanziario, con l’obiettivo di prevedere regole precise che disciplinino in maniera trasparente l’acquisizione di documenti e materiali da parte dei soggetti potenzialmente interessati dalle decisioni dell’arbitro”.