Il 90% dei cittadini non è a conoscenza del fatto che la Unione Europea ha varato una strategia per arrivare entro il 2030 al 30% di territorio e mare protetti di tutta Europa. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Emg per il centro Studi del Wwf Italia, illustrato dall’amministratore delegato e partner di Emg Different Fabrizio Masia nel corso dell’incontro Valore Natura organizzato da Marevivo e Wwf a Roma.
Inoltre, l’86% dei cittadini dice di non essere a conoscenza della riforma costituzionale del 2022, che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Costituzione Italiana inserendo la tutela della biodiversità e degli ecosistemi all’interno dei suoi principi generali. Il 45% dei cittadini pensa che il nostro Paese non stia facendo abbastanza per raggiungere questo obiettivo europeo e gli intervistati ritengono che lo Stato (47% citazioni) e le Regioni (24% citazioni) dovrebbero essere i soggetti in prima linea per centrarlo. La percezione dell’opinione pubblica è che non si stia facendo abbastanza per la tutela dei processi naturali e delle aree protette (54% poco + per nulla) e il 77% degli intervistati è molto/abbastanza favorevole a destinare maggiori risorse alla difesa della natura. Il 75% (8 italiani su 10) pensa che lo Stato dovrebbe impiegare maggiori risorse rispetto a quanto ha fatto fino ad oggi sulla tutela delle Aree protette e della natura in generale.