L’Italia ha l’occasione di investire sulla salute del nostro Pianeta e di mettere le persone e la natura al centro di ogni progetto futuro. Attraverso il Global Biodiversity Framework tutti i Paesi sono concretamente impegnati a contrastare la degradazione dell’ecosistema, sia per tutelare le specie in estinzione che per dare origine ad azioni che integrino la biodiversità in tutti i settori produttivi. Lo ha ribadito il viceministro italiano all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, Vannia Gava, alla COP15 Biodiversità che terminerà oggi a Montréal, dove dovrà essere adottato il Quadro globale per la biodiversità post-2020, con l’obiettivo di mettere l’umanità sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo di vivere in armonia con la natura entro il 2050. “In questo contesto, le soluzioni Nature-based per la mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento sono cruciali, così come la conservazione e il restauro delle biodiversità marine e delle coste. L’Italia, in particolare è parte dell’High Ambition Coalition per le persone e la natura, che ha tra i suoi obiettivi la conservazione di almeno il 30% delle sue terre e delle sue acque entro il 2030. Abbiamo la necessità di essere uniti per raggiungere il risultato a livello globale. L’Italia si è impegnata a mobilitare risorse. C’è bisogno che tutte le parti insieme si impegnino a farlo”, ha dichiarato Gava.