lunedì, 16 Dicembre, 2024
Attualità

Altro che sardine e pesciolini di cartone

Creare valore economico. Il punto nodale di tutta “la Discussione” politica si incentra sulla creazione di valore. Certo, anche i valori civili e sociali hanno il loro peso ma di fronte alla povertà e all’impossibilità di trovare un lavoro o all’angoscia di perderlo, questi altri valori passano in secondo piano.

Purtroppo si è dematerializzato troppo e non abbiamo saputo governare l’incalzante progresso tecnologico. Siamo entrati dentro l’intangibile e il web, senza renderci conto che la vera forza di un Uomo e di una Nazione è il “lavoro”. 

Avevamo iniziato a ragionare di autoimprenditorialità, imprenditivi e imprenditori ma non abbiamo fatto in tempo a diffondere la cultura del lavoro umano. Neppure l’Enciclica di Giovanni Paolo II c’è riuscita. Ed eravamo nel 1981. 

Abbiamo, purtroppo, addirittura considerato il lavoro quasi un disvalore: chi deve lavorare per vivere, non è un uomo da invidiare.

Rincorrere la felicità dell’effimero chi ha disorientati.

Ora quelli che pensano di essere i più saggi, organizzano fraseggi belli da sentire e da ripetere in cronaca, ma la responsabilità è anche loro. Nessuno può tirarsi fuori dal problema. Come nessuno può dire di aver fatto il massimo, anche votando. Andare a votare è un valore e un lavoro necessario. Ci auguriamo che gli astensionisti capiscano che il loro voto è utile e indispensabile, qualunque esso sia.

Non c’è il diritto all’astensione e all’irresponsabilità. Troppo facile dire che tanto sono tutti uguali. Non è vero. Gli astensionisti, sono tutti uguali e omologati al non pensiero. 

L’Italia dovrà destarsi, alle prossime elezioni, sia regionali che nazionali. I politici dovranno sforzarsi di fare programmi attuabili e non semplicemente appetibili. Ma gli Italiani devono tornare a votare, tutti. Perché se si affonda si affonda tutti, compresi coloro che con senso di ingiustificata superiorità, non sanno neppure più dove sta la loro scheda elettorale, tanto tempo è passato dall’ultima volta che l’hanno avuta in mano.

Ognuno è responsabile di quello che succede a tutti. L’indifferenza ci sbrana e ci uccide.

Se negli anni cinquanta si vedeva per strada un litigio, soprattutto tra un uomo e una donna, tutti correvano e si davano da fare; oggi, di fronte alla stessa scena, non interviene più nessuno, anzi, ci si allontana velocemente. E se ci fosse tua moglie in quella lite? O tua figlia? O tua madre?

Non possiamo scherzare con la solidarietà. Noi  aspettiamo ancora che gli studenti e i lavoratori tutti, diano un segnale tangibile del loro dissenso ai loro colleghi lavoratori dell’ex ILVA e dell’ex Alitalia. Altro che sardine e pesciolini di cartone. Altro che alzare cori contro l’uomo nero. Occorre mettersi seduti a studiare i problemi reali e avanzare proposte da qualunque luogo e con qualunque mezzo. Non basta più solo commentare e criticare. 

Che si fa? Apriamo questa  sacrosanta “Discussione”?

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Fisco, la riforma non piace ai sindacati: non c’è lotta all’evasione, pagano lavoratori e pensionati

Giulia Catone

Anziani a Draghi: troppi morti Over80. Sui vaccini decida lo Stato non le Regioni

Giulia Catone

Mari della discordia. Tensione nella Manica. Spari nel Mediterraneo

Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.