Dai dati dell’analisi Inps sulle “Evidenze statistiche sul mercato del lavoro, prestazioni a sostegno del reddito e pensioni” emerge che nel 2019 sono state liquidate circa 785mila pensioni, 880mila nel 2020, e oltre 900mila nel 2021, mentre nei primi nove mesi del 2022 il numero di pensioni liquidate è pari a 722mila. Nel primo semestre 2019 la forte diminuzione nelle liquidazioni delle pensioni di vecchiaia è stata determinata dall’aumento dell’età anagrafica per il pensionamento e dalla contestuale introduzione del canale di pensionamento anticipato di Quota100. Il picco delle liquidazioni di gennaio per tutte le categorie di pensione è dovuto a fattori puramente amministrativi mentre quello di settembre riflette i pensionamenti del personale scolastico. Trattandosi di pensioni di invalidità, vecchiaia/anticipate e ai superstiti (IVS), sono escluse tutte le prestazioni di tipo assistenziale (pensioni agli invalidi civili, ai non udenti civili e ai non vedenti civili, indennità di accompagnamento, di comunicazione e di frequenza, assegni sociali).