È necessario un Patto di solidarietà climatica fra stati ricchi e stati emergenti. Lo ha chiesto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, nel corso del Summit dei capi di Stato e di Governo alla conferenza sul clima Cop27 di Sharm el-Sheikh. “Il cambiamento climatico è la sfida centrale del nostro secolo. Stiamo perdendo: le emissioni crescono e le temperature globali salgono. Io chiedo un Patto storico fra le economie sviluppate e quelle emergenti, un Patto di solidarietà climatica”. ha detto Guterres. “Un Patto in cui tutti i Paesi facciano uno sforzo ulteriore per ridurre le emissioni in questa decade, in linea con l’obiettivo di 1,5 gradi. Un patto in cui i paesi più ricchi e le istituzioni finanziarie internazionali forniscano assistenza per aiutare le economie emergenti ad accelerare la loro transizione all’energia rinnovabile. Un Patto che ponga fine alla dipendenza dai combustibili fossili e alla costruzione di centrali a carbone. Un Patto che fornisca energia universale, affidabile e sostenibile per tutti”, ha proseguito il segretario generale. “Le due maggiori economie, Stati Uniti e Cina, hanno una particolare responsabilità nell’unire i loro sforzi per rendere questo Patto una realtà. Serve “una roadmap” per attuare la promessa fatta dai Paesi sviluppati alla Cop26 di Glasgow l’anno scorso, di raddoppiare la finanza per il sostegno all’adattamento al cambiamento climatico, fino a 40 milioni di dollari all’anno e un fondo per ristorare le perdite e i danni del riscaldamento globale nei Paesi meno sviluppati è un imperativo morale. Ottenere risultati concreti sui loss and damage è un test decisivo sull’impegno dei governi al successo della Cop27″, ha aggiunto.
