La decisione presa dalla Russia di rientrare nell’accordo sull’esportazione del grano ucraino non garantisce che Mosca sia pronta ad estenderlo oltre la data del 19 novembre. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ha ribadito che Mosca ha deciso di rientrare per il momento nell’accordo dopo che la Turchia ha convinto Kiev a “firmare garanzie scritte” che i corridoi per le navi mercantili non saranno utilizzati dall’Ucraina “a scopi militari”.
La Russia si era dissociata dall’intesa dopo un attacco avvenuto sabato al quartier generale della sua flotta sul Mar Nero a Sebastopoli, in Ucraina. “Dopo la ripresa dell’iniziativa sul grano, 6 navi sono partite dai porti ucraini”, ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, confermando la completa normalizzazione del corridoio marittimo per l’esportazione di prodotti alimentari dall’Ucraina. Ma la Russia non ha ancora deciso se estendere l’accordo per le esportazioni di grano dai porti ucraini come riporta il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. L’intesa, mediata dalla Turchia, scade il 19 novembre.