domenica, 17 Novembre, 2024
Regioni

A Roma celebrata la giornata nazionale “giovani e memoria”

Sono oltre 150 i ragazzi protagonisti della Prima Giornata Nazionale “Giovani e Memoria”, una iniziativa che si è svolta il 31 ottobre all’Acquario Romano-Casa dell’Architettura, organizzata dalla Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e la dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG), l’Istituto Nazionale documentazione innovazione ricerca educativa (INDIRE) e l’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia (OAR). Presenti i ragazzi coinvolti nel progetto ANG InRadio e i giovani di RadioLuiss, per raccontare la giornata attraverso la radio digitale, mezzo di comunicazione sempre più amato dai giovani di oggi.
L’iniziativa è stata istituita dal Parlamento con lo scopo di valorizzare la memoria quale patrimonio culturale identitario e collettivo, che attraversa più generazioni e contribuisce alla formazione dei cittadini del domani.
L’evento, che ha visto la partecipazione del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e del ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, è stato anche un’opportunità per illustrare i risultati dell’indagine di ricerca della Struttura di missione, condotta attraverso l’Istituto Piepoli, con il coinvolgimento di 1.500 giovani italiani tra i 14 e i 35 anni, allo scopo di approfondire il significato e il ruolo della memoria dal punto di vista delle nuove generazioni.

Il 78% degli intervistati è affascinato dalla storia, in particolare quella dell’800 e del ‘900; il 74% dei giovani forma la propria opinione tramite le informazioni ricevute dalla televisione (55% social network; 54% siti web; 43%stampa digitale;
33% Youtube; 27% radio; 19% stampa cartacea; 15% passaparola; 14% podcast); quasi 9 intervistati su 10 ritengono che richiamare alla memoria eventi/personaggi/luoghi sia molto importante, soprattutto per non commettere gli stessi errori (75%). Infine, 2 giovani su 3 giudica positivamente l’idea scaturita in Parlamento di una Giornata Nazionale Giovani e Memoria, quale occasione per fare tesoro dei luoghi e degli eventi del passato, proiettando lo sguardo verso il domani.
“Una occasione inedita per parlare ai giovani percorrendo i loro linguaggi, – commenta Paolo Vicchiarello, coordinatore della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio – per coinvolgerli in una riscoperta della storia collettiva e delle storie individuali e familiari del passato, per ricevere la loro preziosa partecipazione, attiva e propositiva, alla costruzione del presente e del futuro”.

Nel corso della giornata si sono susseguiti molti appuntamenti interdisciplinari, compreso il lancio di nuove progettualità, quali “La presa di coscienza 1943 – 1945”, nato su proposta del professore Luciano Zani, e il concorso scolastico per le classi IV
e V secondarie superiori dal titolo “Scienziate. Un confronto tra generazioni”, ideato dalla professoressa Patrizia Gabrielli e della scrittrice e astrofisica Licia Troisi. In anteprima è stato presentato il podcast “Noi siamo i giovani”, promosso da ANG, che ripercorrere la storia del concetto di “giovani” dalla fine degli anni Cinquanta, ed è stato promosso il progetto curato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio universale civile della Presidenza del Consiglio del Ministri, volto a sostenere la creazione di spazi di aggregazione destinati alle giovani generazioni, per attività ludico-ricreative, sociali, educative.
Nel corso della mattinata si è tenuta anche la performance di danza “#Cittadine! Alla conquista del voto”, a cura del Centro documentazione donna e Istituto Storico di Modena in collaborazione con la Federazione nazionale associazioni scuole di danza (FNASD). Inoltre, è stata l’occasione anche per mettere in scena lo spettacolo “Il racconto della Costituzione”, adattamento della graphic novel di Giuseppe Amari, in collaborazione, tra gli altri, con la Fondazione Matteotti e il coinvolgimento degli studenti della classe IV G del Liceo Morgagni di Roma.
(ITALPRESS).

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