lunedì, 23 Dicembre, 2024
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A Milano NO2 sopra la soglia, mille scuole esposte

Le oltre mille scuole nel territorio del Comune di Milano sono esposte a concentrazioni di biossido di azoto che superano la soglia indicata dalle linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale per la Salute. Oltre la metà di queste, sono collocate in aree la cui esposizione supera addirittura il limite di legge di quattro volte superiore a quello indicato dall’Oms a protezione della salute umana. Anche le scuole con valori al di sotto del limite di legge, circa il 45% del totale, sono esposte a concentrazioni di poco inferiori al limite di legge.

La nuova analisi di Cittadini per l’aria, che deriva dai dati della mappa pubblicata sul sito dell’associazione, indica che gli oltre 200.000 studenti che frequentano le scuole a Milano sono costretti a respirare, dalla più tenera infanzia fino alla delicata età dello sviluppo, aria tossica che secondo la letteratura scientifica, è nociva per il loro sviluppo e che, per quasi 110.000 di essi, ha, vicino a scuola, addirittura concentrazioni fuori legge.

La mappa dell’NO2 di Cittadini per l’aria, è stata sviluppata oggi ad un ulteriore livello di accessibilità consentendo ad ogni cittadino milanese di digitare il proprio indirizzo o il nome della scuola frequentata dai figli e verificare non solo la stima delle concentrazioni su base annua per ciascun indirizzo, con un dettaglio di 50 mt X 50 mt, ma anche, per l’esposizione cronica al livello di inquinamento stimato, l’aumento del rischio di mortalità e di infarto per gli adulti e, per gli indirizzi scolastici, l’incremento di incidenza di asma e di patologie respiratorie nei bambini.

La mappa indica per esempio che l’esposizione cronica alle concentrazioni di biossido di azoto all’indirizzo di Palazzo Marino determina un incremento di rischio di infarto del 12% e di mortalità del 16%, e che quella ai livelli di inquinamento da NO2 stimati per viale Majno, appena fuori Area C, dove si trova per esempio la scuola Europa, determina un aumento del rischio di asma e di infezioni respiratorie acute nei bambini rispettivamente del 48% e del 36%. Il lavoro di mappatura aveva stimato che la diffusione di questo inquinante sul territorio cittadino causa, in un anno tipo a Milano, la morte prematura di oltre 1.500 persone a causa dell’esposizione cronica al biossido di azoto.

“È responsabilità della città, partendo da chi la amministra, proteggere le nuove generazioni affinché il loro sviluppo non venga alterato dall’aria che respirano e, in generale, la salute di tutti i cittadini di Milano. Ognuno può, oggi, leggere nero su bianco il rischio che corre e quanto l’aria contribuisce a tante malattie nella nostra città. Per questo oggi serve dare spazio alla mobilità attiva e non inquinante e fare funzionare davvero Area C e Area B, riducendo le deroghe, estendendone gli orari, eliminando Move in e, non ultimo, attivando controlli efficaci della circolazione interna alle due aree. La polemica sulla presunta “ingiustizia sociale” di Area B è strumentale e nasconde mancanza di comprensione del problema o lobby incuranti dei diritti costituzionalmente garantiti”. Così Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria.

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