Generare un lavoro di qualità è possibile. Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra è necessario un passaggio da fare subito:
“Sbloccare le opere pubbliche, elevare efficienza e qualità dei servizi pubblici, rilanciare la manutenzione dei nostri territori e delle arterie infrastrutturali esistenti”, propone il leader sindacale, che all’elenco aggiunge: “il potenziare le connessioni fisiche, digitali e sociali significa dare una prospettiva all’Italia e generare lavoro di
qualità per centinaia di migliaia di persone”.
Qualità del lavoro
Luigi Sbarra rilancia le proposte al convegno di Filca Cisl e Fp Cisl dove si discute su tutela, qualità del lavoro ed il nuovo codice dei contratti pubblici. “Abbiamo un problema che si impone su tutti: lo sblocco di progetti già approvati, e l’effettivo avvio dei cantieri”, spiega Sbarra, “E l’inerzia non si misura solo in crescita negata ma anche, purtroppo, in vite umane. Basta pensare a quello che è accaduto qualche giorno fa con l’alluvione delle Marche”, ricorda il leader della Cisl, “che è stata l’ennesima cartina di tornasole dei ritardi e delle
omissioni nella costruzione di importanti opere pubbliche nel nostro Paese, con cantieri fermi da 40 anni, bloccati da burocrazie ottuse, frammentazione decisionale, pseudo-ambientalismi ideologici, interessi
criminali. Quanti caduti dovremo ancora contare prima di sbloccare le opere pubbliche e mettere in sicurezza i nostri territori?”.
Obbligo di clausola sociale
“È positivo il fatto che nella legge delega in materia di appalti pubblici venga reintrodotta l’obbligatorietà della clausola sociale”, evidenzia Sbarra, “è una norma voluta dalla Cisl che tutela lavoratrici
e lavoratori, proteggendoli in particolare nei cambi di appalto. Bisogna proseguire su questa strada, superando anche due gravi storture come quella del massimo ribasso e quella dell’aumento ormai esponenziale degli affidamenti diretti senza gara”.
Stop frammentazione
“Bisogna accelerare la realizzazione delle opere pubbliche ma senza deregolamentare”, propone ancora Sbarra, “Abbiamo il dovere di contrastare la frammentazione dei centri di spesa, in cui spesso
insistono poteri opachi e intermediazioni parassitarie. Dobbiamo ridurre le stazioni appaltanti e rafforzare organici realizzando piani di reclutamento e stabilizzazione del precariato. Occorre anche superare i
tagli lineari e dei processi di esternalizzazione di attività. E poi bisogna puntare di più sulla contrattazione”, conclude il leader della Cisl, “sul coinvolgimento attivo dei lavoratori pubblici attraverso un grande investimento sulla formazione e sulle professionalità negli uffici tecnici centrali e periferici”.