Cinque anni dopo da quel 21 agosto 2017 che sconvolse la vita sull’Isola Verde del Golfo di Napoli, ecco i primi e concreti passi verso gli attesi ristori. È stata varata l’ordinanza a sostegno delle imprese danneggiate dal terremoto, presentata dal Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini.
“Un provvedimento abbastanza complesso e faticoso da comporre in ragione anche del tempo trascorso dal sisma” afferma Legnini che spiega come “alcune misure bisognava emanarle qualche anno fa” e intervenire a distanza di tempo rende il discorso “più problematico” ha detto il Commissario Straoridinario.
“Nonostante le difficoltà, e aspettando il quadro completo degli interventi che sarà pronto per ottobre, grazie alla costante interlocuzione con le istituzioni e con la Commissione Europea” è stato completato il prospetto delle misure a favore delle imprese (e nella misura possibile delle figure professionali) danneggiate” prosegue Legnini.
Gli aiuti sono racchiusi in tre macro-voci: “Innanzitutto abbiamo gli indennizzi per perdita di fatturato o reddito” dice il Commissario che, tra le altre cose, annuncia l’aumento del limite concedibile di contributo da 50mila a 100mila euro. Considerato il tempo trascorso dal terremoto ci è sembrato più giusto, equo questo rincaro a cui si aggiunge l’aumento della percentuale indennizzabile delle voci di costo che vengono prese a base del calcolo: passiamo dal 60 al 90%. Inoltre, abbiamo eliminato l’obbligo di fideiussione che ha costituito impedimento per diverse aziende. Per ottenere la prima rata dell’80% dell’importo basterà aver presentato la manifestazione di volontà, cioè una prenotazione del contributo”.
“Per adesso siamo a 850 manifestazioni di volontà per un costo complessivo di circa 400 milioni, ma c’è la proroga del termine fino al 30 settembre quindi presumiamo di avere altre 100-200 richieste. Dopo l’80% iniziale un ulteriore acconto del 10% sarebbe stanziato con il decreto di concessione del contributo a ricostruire, mentre il saldo definitivo avverrebbe dopo la ricostruzione. Resta in sospeso quindi solo un ultimo 10% per la fine dei lavori” spiega ancora Legnini che parla di un quadro regolatore “migliorato sia dal punto di vista degli importi che da quello dell’accessibilità”.
Tornando a parlare delle macro-voci, le due che mancano all’appello riguardano le delocalizzazioni (previsto un contributo forfettario da 350 euro a metro quadro) e gli indennizzi per scorte, beni strumentali, attrezzature e mobili danneggiati dal sisma. Per quest’ultimo capitolo è “riconosciuto un contributo dell’80% del valore stimato”. In chiusura del suo intervento il Commissario Legnini esce per un attimo dal discorso inerente alle imprese e invita tutti gli operatori coinvolti a velocizzare il più possibile la presentazione dei progetti. “I progettisti non aspettino la definizione del Piano. Mi auguro che depositino quanto prima le proposte. La ricostruzione parte, decolla, se arrivano i progetti perché per la stragrande maggioranza di questi non ci sarà alcun impedimento. È giusto sostenere le imprese, ma l’obiettivo di imprese e cittadini deve essere quello di avviare al più presto la ricostruzione”, conclude Legnini.