Atteso con interesse l’incontro dei ministri degli Esteri della Ue previsto per il 31 agosto prossimo a Praga, perché al centro del dibattito le persone accusate di essersi infiltrate da alcuni Paesi europei come agenti di spionaggio. Sabato scorso, infatti, due russi e un ucraino sono stati arrestati in Albania con l’accusa di spionaggio. Ciò ha sollevato la preoccupazione che l’Albania possa essere presa di mira da agenzie straniere. “Vorrei ricordarvi che il 31 agosto si terrà a Praga una riunione ufficiale dei ministri degli esteri dell’Ue. Le discussioni in tale sede toccheranno anche la questione dei visti per i russi che si recano nell’Unione europea”. Lo ha detto Anita Hipper la quale ha osservato che nel contesto della questione dei visti, la Commissione europea sta cercando una risposta coordinata a livello dell’Ue. Anita Hipper, relatore della commissione europea afferma che “sono attualmente in corso discussioni a livello dell’Ue e tra gli Stati membri per garantire un approccio coordinato. Sulla base delle ultime informazioni che abbiamo ricevuto dagli Stati membri, l’attività di visto non è stata completamente interrotta, in particolare i casi umanitari sono in fase di elaborazione”. Ma mentre i ministri degli esteri dell’Ue si incontreranno sui visti, il capo della politica estera Jozef Borell ha rifiutato le richieste di vietare tutti i visti per i russi. Vietare l’ingresso a tutti i russi non è una buona idea. Dobbiamo essere più selettivi. Certo, non dovremmo aprire le nostre porte agli oligarchi, ma ci sono molti russi che vogliono lasciare il Paese perché non vogliono vivere in questa situazione. Chiuderemo la porta a quei russi? Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato tra i principali leader dell’UE che hanno chiesto attenzione sulla questione dei visti, mentre paesi come Finlandia, Estonia o Lettonia hanno chiuso le porte ai russi.