Nonostante le risorse del PNRR siano impiegate per rinnovare la tecnologia e le apparecchiature del servizio sanitario nazionale, mancano gli investimenti sul capitale umano in un momento dove l’Italia ha un forte bisogno di professionisti operativi sul territorio. “Finalmente comincia a muoversi qualcosa. Il Pnrr inserisce risorse fondamentali per sostenere il rinnovo delle grandi apparecchiature, ma non ci mette un euro per i professionisti sanitari. Le diagnosi, l’assistenza dipendono dalle persone che ci curano, non soltanto dalle apparecchiature. Così com’è stato straordinario l’impegno che i professionisti sanitari ci hanno messo in questa pandemia, ora diventa indispensabile uno straordinario investimento sui professionisti”. “I governatori devono però farsi un esame di coscienza perché non sono state finanziate le borse di specializzazione per molti anni. Chiediamo che venga garantito ad ogni medico che si laurea una borsa di specializzazione”. Lo ha detto Filippo Anelli, presidente di Fnomceo. Sulla Calabria e i medici stranieri, poi, ha aggiunto: “Noi abbiamo 21 servizi sanitari nazionali. È chiaro che il governatore della Calabria prova a trovare soluzioni che non sono ottimali. Bisogna provare a intervenire in maniera strutturale per colmare le disuguaglianze a livello regionale”.