Il Ministro dell’Economia e della Trasformazione Digitale della Spagna, Nadia Calviño, ha sottolineato i progressi realizzati dal Paese in materia digitale, evidenziando che la digitalizzazione è senza dubbio una delle leve fondamentali per la modernizzazione dell’economia, per aumentare la produttività e la crescita futura. L’agenda “España Digital 2026” è l’ambiziosa roadmap per gli investimenti e le riforme che sono state attivate in SPAGNA, nell’ambito del piano per la ripresa. Grazie ai fondi europei Next Generation, gli investimenti statali nella digitalizzazione nel periodo 2021-2022 sono aumentati di nove volte rispetto al biennio precedente, dando impulso al processo di modernizzazione tecnologica e mobilitando in modo significativo gli investimenti privati in questo settore.
Lo riferisce il quotidiano giornale economico Expansión.
Oltre a promuovere un’intensa agenda di riforme per adattare il quadro normativo alla nuova realtà digitale, gli investimenti vengono convogliati attraverso programmi emblematici come Kit Digital, per la digitalizzazione delle Pmi, Unico, per portare la banda larga al 100% della popolazione, e i due progetti strategici (noti come PERTE) per dare impulso alla nuova economia linguistica (opportunità di sfruttare il potenziale dello spagnolo e delle lingue co-ufficiali come fattore di crescita economica e competitività internazionale) e sviluppare l’ecosistema industriale per la progettazione e la produzione di chip in Spagna. Inoltre, sono già stati lanciati fondi per sostenere l’imprenditorialità e aiuti senza precedenti per la R&S nelle tecnologie chiave del futuro, come il 5G avanzato e il 6G, l’informatica quantistica, la sicurezza informatica e l’intelligenza artificiale. I risultati di questa strategia sono già visibili. La Spagna è salita di due posizioni nell’Indice dell’Economia e della Società Digitale (DESI) per il 2022, elaborato dalla Commissione europea.
La Spagna rimane all’avanguardia in Europa per quanto riguarda le infrastrutture tecnologiche, mantenendo il terzo posto nella connettività e il quinto nei servizi pubblici digitali, migliorando nel contempo nell’integrazione delle tecnologie digitali e nel capitale umano. Inoltre, il divario digitale urbano-rurale si è dimezzato dal 2018 e la copertura della connessione fissa ultraveloce nelle aree rurali è raddoppiata in tre anni. Nel corso del 2021, la priorità è stata l’avvio dei programmi infrastrutturali e tecnologici e il trasferimento delle risorse alle comunità autonome. Nella prima parte del 2022 sono stati avviati i programmi per l’imprenditorialità e la modernizzazione tecnologica dell’economia. Nella seconda parte dell’anno, la priorità sarà quella di accelerare i programmi statali per l’istruzione, la formazione professionale e specialistica e le competenze digitali per tutti i cittadini, con particolare attenzione alla parità di genere. (ITALPRESS).