venerdì, 22 Novembre, 2024
Ambiente

A Italia #Ecodigital i migliori progetti

La transizione ecologica e digitale sono gli strumenti per contrastare il cambiamento climatico prima che l’emergenza diventi una catastrofe e che spinga l’Italia in una posizione arretrata e indebitata. È questo il principale tema affrontato al terzo evento di Italia #EcoDigital che si è svolto alla Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama presso il Senato della Repubblica.   Alla conferenza stampa, promossa su iniziativa della senatrice Loredana De Petris, in collaborazione con Fondazione UniVerde, TeleAmbiente, Radio Radicale, Fondazione Homo Ex Machina, sono state presentate le prime proposte di attivisti, giovani innovatori, imprenditori e amministratori locali per la costruzione di una rete di realtà virtuose.

L’obiettivo è quello di aggregare e valorizzare le buone pratiche e le migliori esperienze diffuse su tutto il territorio nazionale per favorire la vera transizione EcoDigital, mettendo a circuito quegli esempi positivi fondamentali per la trasformazione ecologica e digitale della società e dell’economia, secondo principi di giustizia sociale e climatica.   Per Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione UniVerde: “Non abbiano più molto tempo, le emergenze climatica e sociale peggiorano. Migliaia di attivisti, imprenditori e amministratori, in gran parte giovani, stanno già costruendo un’Italia più ecologica, solidale e digitale. Li stiamo aiutando a creare una rete virtuale per accelerare la transizione che deve essere vera e veloce”.

“Le adesioni e le best practice EcoDigital sono una speranza concreta di fronte alla crisi di credibilità di tante istituzioni. Se non puntiamo su questi innovatori per un PNRR ben speso avremo un Paese più arretrato e indebitato”.   Come già rivelato dal rapporto italiani ed EcoDigital, promosso e presentato dalla Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, in vista delle prossime elezioni il 56% degli italiani si dichiara interessato a prendere in considerazione il voto ad un partito/lista che al primo posto del proprio programma mette la promozione della transizione ecologica e digitale.

Dalla riconversione delle politiche industriali in ottica di economia circolare, alle azioni a contrasto della crisi climatica, allo sviluppo della sostenibilità a tutti i livelli, fino ai green jobs: l’Italia deve vincere la sfida della modernità disancorandosi dal passato e dai vecchi sistemi produttivi.

È una sfida che si può vincere accelerando al massimo il passaggio alle energie rinnovabili. Gianfranco Amendola (Magistrato ambientalista), in un videomessaggio, ha illustrato l’excursus sulla normativa comunitaria e il recupero di energia dall’incenerimento dei rifiuti, in particolare concentrandosi sulla problematica connessa alla termovalorizzazione. In ottica di sostenibilità ambientale, la priorità assoluta, come ha evidenziato, è prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti: adottare, cioè, misure che limitino l’uso di prodotti destinati a diventare rifiuto. A seguire, per quello che non si può prevenire, ci sono il riutilizzo e il riciclo che non provocano alcuna alterazione ambientale o distruzione di risorse.

Il sociologo Domenico De Masi, in un contributo video, si è soffermato sui benefici dello smartworking, quale “rivoluzione del lavoro intelligente” che ha avuto forte attenzione e spinta a partire dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Lo smartworking è diventato oggi parte integrante delle nostre vite, con concreti vantaggi per aziende e dipendenti.

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