Si è svolto un importante e delicato confronto tra parti sociali, ministeri e istituzioni preposte sul nuovo Protocollo Covid che deve tenere conto del mutato quadro del contesto generale e della normativa.
“Stiamo lavorando perché si condividano misure chiare e semplificate in cui siano certi gli ambiti di obbligo e di responsabilità dei datori di lavoro” Così Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio con incarico al lavoro e welfare, in occasione dell’incontro per la revisione dei protocolli Covid tra ministero del Lavoro, ministero della Salute, ministero dello Sviluppo economico, Inail e tutte le parti sociali. “Per quanto riguarda l’uso delle mascherine – prosegue Prampolini – esse non possono essere considerate obbligatorie, come avviene praticamente in tutti i contesti di vita quotidiana, ma bisogna individuare, con la collaborazione del medico competente, i contesti e gli ambiti in cui le stesse si mostrino ancora come indispensabili, senza ambiguità interpretative”.
“Anche i protocolli settoriali devono essere considerati decaduti e sostituiti da quello che si andrà a sottoscrivere tra oggi e domani. Sarà, poi, opportuno dare un termine certo di vigenza non troppo in là nel tempo, nel periodo autunnale, per consentire una verifica delle previsioni alla luce del quadro epidemiologico generale. Tra oggi e domani si completerà il confronto così da da poter fornire indicazioni certe alle imprese”.
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