domenica, 22 Dicembre, 2024
Società

Terza missione della conoscenza e campo creativo della persona

Il “campo creativo” è l’individuazione e l’analisi della “advocacy” dell’ambiente nel quale la persona, le comunità “umane” sono inserite.  L’introduzione del concetto di “campo creativo” è del geografo economico Allen J. Scott che ha ripreso in più occasioni il tema. Esso può essere definito come un “sistema di relazioni istituzionali e sociali” in grado di influenzare la creatività della persona.  Il “campo creativo” può essere rappresentato da un sistema di relazioni tra soggetti provenienti da differenti settori. Anche la “triplice elica” di Leydesdorff ed Etzkowitz, formata da interessi accademici, economici e governativi, costituisce un esempio di campo creativo.  Scott considera fondamentali i sistemi di relazioni, al fine dello sviluppo del settore culturale in una determinata area urbana.

Per definire questa nuova fase, che rappresenta la “terza missione della conoscenza” e che si basa sulle relazioni tra soggetti differenti, Etzkowitz fa riferimento al modello della cosiddetta “triplice elica”. Il modello nasce dagli studi sulle relazioni tra università e impresa di Etzkowitz e da quelli sulla sovrapposizione delle comunicazioni svolte da un altro studioso, Loet Leydesdorff. Il modello della “triplice elica” si basa sulle relazioni tra imprese/mondo del lavoro, istituzioni di governo e università. Le relazioni tra questi sistemi possono essere, alternativamente bilaterali o trilaterali.

I sistemi sono in movimento, perché ognuno sviluppa una mission. Questo modello parte dal presupposto che i movimenti generati dai tre sistemi non si basino sulla casualità, ma sul ruolo attivo che ognuno di essi svolge nel contesto di riferimento. E’ importante, quindi, avviare processi virtuosi  nei differenti contesti territoriali in cui si opera. Il modello della “triplica elica” è connesso al tema della “terza missione della conoscenza e dell’università”. Al centro c’è la persona, un nuovo umanesimo integrale, la “dignitas homine”. Al centro si posiziona la “persona”, culla dello spazio e del tempo nella quale la relazione umana, sociale e direi “istituzionale” si integra con il sapere e la conoscenza, laboratorio dell’ecologia integrale, “cantiere di speranza”. “C’è un’interazione tra gli ecosistemi e tra i diversi mondi di riferimento sociale, e così si dimostra ancora una volta che il tutto è superiore alla parte” (Papa Francesco). Il tutto è scoprire che la terza missione della conoscenza è già  “quarta missione”, perché l’ambiente contiene la società che la abita. Quindi non più la “triplice elica” di Ezkowitz, ma la “quarta elica”, quella dell’ambiente in quanto “integrale” di una “visione allargata” che include “la persona”. Studi di psicologia sociale, di sociologia della conoscenza, di filosofia sociale, di scienza politica possono farsi carico nel promuovere una nuova visione della “terza missione” anche dinanzi alle sfide dei saperi scientifici e di progresso sociale.

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