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Il robot-bambino “creato” a scuola

lunedì, 18 Novembre 2019
1 minuto di lettura

Un robot umanoide che interagisce con le persone e valorizza i siti storico-artistici di Napoli e Provincia. Questo lo straordinario progetto, messo in campo da 16 studenti del Liceo Scientifico Carlo Urbani, di San Giorgio a Cremano, che compongono il team “Liceali Hightech”, pronto a sfidare le altre scuole superiori nella gara nazionale di robotica Nao Challenge 2020.

La competizione consiste in un contest didattico, basato sull’impiego della robotica umanoide, attraverso lo sviluppo di software da utilizzare nella vita reale.

Lo scorso anno il team del il liceo sangiorgese, coordinato dal prof. Parisi, si è aggiudicato il primo posto per aver sviluppato una funzione con cui il robot interagiva con uno studente affetto dalla Sindrome di Down, supportandolo nelle funzioni di apprendimento e della memoria.

Il gruppo di ragazzi quest’anno vuole bissare il successo del 2019 e si sta preparando a creare per il robot umanoide, funzioni legate alla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale d’Italia. Come sito da valorizzare è stata scelta la Galleria Borbonica di Napoli e, in base all’ambizioso progetto, il robot diventa un bambino che dialoga, si muove e agisce con il visitatore, raccontandogli i giorni terribili del periodo bellico, durante la II Guerra Mondiale, quando la galleria venne utilizzata come rifugio e ricovero per circa 10 mila napoletani, molti dei quali persero le case durante i bombardamenti. Attraverso questa funzione creata dai ragazzi sangiorgesi, sarà quindi possibile offrire al turista una visione del sito più ampia a e completa, sia dal punto di vista archeologico, che storico e perfino emotivo.

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