La riunione del G7 avvenuta a Wolfsburg in Germania fissa alcuni importanti obiettivi e rafforza l’impegno dei Paesi a sostenere in maniera coordinata una transizione ecologica inclusiva e sostenibile a livello globale. I ministri si impegnano a rafforzare gli sforzi per espandere e sostenere i sistemi di educazione e formazione continua, soprattutto per le persone con scarsa qualificazione, nella prospettiva di fornire alla popolazione adulta le competenze richieste da un mercato del lavoro già ridisegnato dallo sviluppo dell’economia verde e destinato a ulteriori e profondi cambiamenti anche alla luce della crescente digitalizzazione del mondo del lavoro e dell’invecchiamento della popolazione.
La presidenza tedesca ha voluto centrare il dibattito sulle azioni di policy necessarie a fare della transizione verde un processo inclusivo ed una opportunità per la creazione di posti di lavoro dignitosi e di qualità a livello globale. Parte della riunione è stata dedicata alle conseguenze del conflitto in Ucraina, sulla quale i ministri del Lavoro del G7 hanno espresso unanime condanna verso la Russia, esprimendo forte preoccupazione per le conseguenze economiche, sociali e politiche a livello regionale e globale.
Tra le sfide legate al cambiamento climatico, i ministri del G7 hanno anche discusso di quelle che investono la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro – ad esempio l’esposizione a temperature estreme e a radiazioni solari. I ministri hanno adottato una roadmap che intende rafforzare la cooperazione tra le istituzioni che si occupano di salute e sicurezza nei paesi G7, sostenere imprese e lavoratori nell’implementazione di misure di prevenzione, coinvolgere le parti sociali e incoraggiare il dialogo sociale a livello settoriale, rivedere e adattare il quadro regolatorio adattandolo alle nuove esigenze. In questo contesto, va sottolineato il forte sostegno dei ministri del Lavoro del G7 a integrare la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dei principi e diritti fondamentali del lavoro e degli standard basilari sanciti dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro. I ministri hanno anche riflettuto sul ruolo cruciale che i sistemi di protezione sociale hanno avuto nel mitigare l’impatto della pandemia sulle persone più fragili.
In tale contesto, su forte spinta italiana, i ministri del G7 hanno riconosciuto il ruolo fondamentale dell’economia sociale nel garantire servizi di qualità. I ministri hanno poi espresso apprezzamento per le iniziative del Segretario Generale dell’Onu per estendere le misure di protezione sociale a livello globale. Altrettanto forte la condanna dei ministri del Lavoro del G7 per qualsiasi violazione dei diritti umani e del lavoro nell’ambito delle catene globali del valore, in primis del lavoro minorile e del lavoro forzato.
Profonda preoccupazione anche per la crescita di atti di violenza contro i difensori dei diritti umani, inclusi quelli del lavoro, del diritto alla terra, dei diritti delle popolazioni native. I ministri hanno convenuto sulla necessità di garantire il rispetto delle misure volte a prevenire abusi sulle persone e danni ambientali nell’ambito delle catene globali del valore e si sono detti pronti a sostenere l’adozione di misure più vincolanti a livello internazionale in sede Onu.